Ospitalità per dieci profughi, oltre tremila euro raccolti e ancora un furgone e due ambulanze riempiti con beni di prima necessità da inviare nelle zone di guerra. Al disperato grido d’aiuto lanciato dall’Ucraina la comunità di Levanto ha risposto con una mobilitazione rapidissima ed efficace grazie all’idea delle giovani Soraya Pelvio, Bianca Cosma Boye e Sara Trezzi che nel giro di poche ore hanno saputo coinvolgere tutta la cittadinanza in una grande prova di solidarietà. “Ci siamo rese conto che Levanto è davvero un paese speciale – racconta Soraya con emozione e stupore – tutti ci hanno dato una mano testimoniando come le cose più importanti partano sempre dal basso. Ogni persona si è fermata a fare un pacchetto o ad aiutarci in ogni modo e noi vogliamo ringraziare tutti, in particolare Paolo Queirolo e la Croce Rossa che sono stati fondamentali per il trasporto del materiale a Spezia dove Caterina e Beatrice hanno dato vita ad un’iniziativa enorme, confermando l’importanza di ciò che le persone possono costruire”.
Quanto all’arrivo dei profughi aggiunge: “Al momento abbiamo trovato casa a dieci persone che verranno ospitate fra Levanto e Framura. La prima famiglia è arrivata ieri e altre lo faranno in questi giorni, alla Spezia abbiamo visto nei loro occhi l’orrore della guerra e non ci fermeremo qui. Il cambiamento – conclude – inizia sempre dal singolo cittadino, e a Levanto i cittadini si sono dimostrati davvero speciali”.