Domani, martedì 14 dicembre alle ore 17, in piazza Luni a Sarzana all’interno della rassegna “I libri per strada” si terrà la presentazione del libro-intervista “Invictus”, sulla storia e la carriera di Sergio Dall’Oglio.
“Quando ero bambino – spiega l’editore di Platò Diego Garbini – dall’Oglio era già una leggenda per noi fantetti ignari e sprovveduti. Nessuno di noi l’aveva ancora visto in carne e ossa, ma doveva essere una specie di gigante, almeno a giudicare dalle voci che circolavano tra i grandi al bar, mentre, tra risate di cuore, scontri epici e bestemmie spettacolari come fuochi d’artificio, si giocavano i soldi e la reputazione a briscola e a scopone, bevendo gotti di vino e di stravecchio e fumando una sigaretta dopo l’altra. Il bar, negli anni Ottanta era un microcosmo a se stante dove, al riparo di una coltre quasi impenetrabile di fumo, nascevano le leggende metropolitane più incredibili. Dall’Oglio era una di quelle leggende e nella mia immaginazione era diventato l’archetipo o il prototipo del “peggior cliente” incontrabile (con “peggior cliente” si vuole intendere qualcuno con cui sia altamente sconsigliato litigare). Nello stesso tempo sapevo che era un campione. Uno che era riuscito, favorito dagli dei e a prezzo di chissà quali grandi sacrifici, ad eccellere nella sua arte, diventando cinque volte campione italiano e due volte campione europeo di Full Contact. Da bambino mi allenavo alla boxe, tirando pugni a un sacchetto di plastica, riempito di vestiti e appeso con lo spago al balcone di casa e sognavo ad occhi aperti di diventare anche io, un giorno, un campione. Quasi quarant’anni più tardi, ho chiesto a Sergio se aveva voglia di raccontare la sua storia, perché ho capito qual è per me la vera bellezza dello sport e cioè di mostrarci plasticamente la forza, l’intelligenza, la volontà e il coraggio dell’essere umano”.
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