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"e' una finanziaria inadeguata"

Cgil, Cisl e Uil in presidio: “No a quota 102, sì ad una pensione di garanzia per i giovani”

Cgil, Cisl e Uil in piazza

Si sono dati appuntamento nelle maggiori città italiane per dire no ad una “manovra inadeguata”. Anche alla Spezia le sigle confederali Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovate questa mattina per esporre all’opinione pubblico il loro no alla bozza di legge di bilancio perché incapace a dare risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese. Un percorso di mobilitazione per migliorare i contenuti della proposta ed evidenziare i punti dolenti. Partendo dalle pensioni, passando per la fiscalità e il lavoro, concludendo su temi cruciali come sviluppo e sociale. Davanti al museo “Lia”, luogo scelto per la mobilitazione di questa mattina, c’è anche il segretario provinciale della Cisl della Spezia, Antonio Carro: “Continua la mobilitazione contro questa finanziaria. Non ci piace in tema di fisco, non ci piace per le pensioni, la vogliamo contrastare e vogliamo essere ascoltati dal Governo”. Innanzitutto no alla cosiddetta quota 102, ma non soltanto quello: “Vogliamo una riforma organica delle pensioni che preveda una pensione di garanzia per i giovani, 41 anni di contributi a prescindere dall’età, 62 anni per poter uscire e l’opzione donna, con il riconoscimento di un anno di contributo per ogni figlio”.

Sullo sfondo naturalmente la totale rivalutazione delle pensioni. “Così come una riforma fiscale che ridia salario ai pensionati e ai lavoratori dipendenti che sono la parte più debole e con la più alta imposizione fiscale. Non ci fermiamo” – ha concluso Carro. Non è un tema divisivo tra le generazioni, ci tengono a precisarlo un po’ tutti, ma una sorta di patto per il futuro che coinvolge ogni fascia anagrafica: “Riguarda giovani e pensionati – precisa Valter Morelli, segretario Uil pensionati della Spezia -, noi vorremmo un adeguamento specialmente per i nuovi lavoratori ma anche per noi pensionati visto che il nostro potere d’acquisto è fermo da ormai dieci anni. Cominciamo con queste proteste sperando di ottenere qualcosa”. Incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori pensionati, contrastare il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale, fermare gli incentivi a pioggia alle imprese. Ma soprattutto investire seriamente per creare buona ocupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive: “Siamo contrari a quello che è stato inserito nella finanziaria – ha concluso Luca Comiti, segreteria provinciale della Camera del Lavoro della Spezia -. Da tempo rivendichiamo pensioni più eque, riconoscimento di un’uscita più giusta. Come detto e ribadito, non siamo soddisfatti di quota 102 e poi c’è tutto il tema della la precarietà: occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola. Il Governo deve intervenire dando risposte ai giovani. Bisogna fermare le diverse forme contrattuali, dobbiamo impegnarci per ottenere una pensione di garanzia per i giovani”.

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