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Animali vivi nelle fiere, mozione approvata. Ora inizia il cammino in commissione

L'assedio

Davanti a un folto pubblico presente in aula il consiglio comunale ha approvato con 21 voti favorevoli la mozione per vietare la vendita di animali vivi nell’ambito di fiere mercatini degli ambulanti sul territorio comunale. Il documento, presentato da Roberto Masia e da Maurizio Ferraioli in rappresentanza della maggioranza e sottoscritto prima della discussione anche dal consigliere di Rifondazione comunista Edmondo Bucchioni, da Giulio Guerri e dal Movimento cinque stelle, non avrà applicazione diretta, ma dovrà transitare dalla commissione competente per la modifica del Regolamento di tutela degli animali e comunque non andrà a modificare le concessioni già distribuite dal Comune, a cominciare da quelle per la Fiera di San Giuseppe.

Nella presentazione della mozione, Masia ha illustrato le cose fatte a favore degli animali e quelle che restano ancora sul tavolo.”I tempi sono cambiati, l’attenzione delle persone nei confronti degli animali è aumentata e dobbiamo prendere atto delle condizioni spesso inadeguate nelle quali si trovano i cuccioli e gli altri piccoli animali domestici che si incontrano tra un banco e l’altro della fiera. Gabbie troppo piccole e affollate, sbalzi termici importanti, una calca continua che li disturba e il rischio, ancora molto concreto, che la decisione di portare a casa un cane o un gatto non sia ponderata come si deve, ma venga presa all’improvviso. Abbiamo il dovere anche di tutelare i diritti dei concessionari, ma diamo il via a questa battaglia di civiltà da portare avanti nel tempo”.

Pietro Antonio Cimino ha sollevato un problema tecnico sul destinatario della mozione (il sindaco, invece del consiglio comunale, ma l’ufficio di presidenza interpreta l’atto come di indirizzo politico e non obietta nulla).
“E poi questa è una proposta a scopo propagandistico, non prendiamo in giro le persone con cose che non si possono fare”.
Guerri, dal canto suo, ha rivendicato di essersi visto respingere un emendamento dal contenuto identico in fase di revisione del regolamento animali, e ha sottolineato il sospetto che ci si trovi di fronte a una manovra elettorale. Stessa obiezione da Marcella Ariodante, del M5S. Luigi De Luca, di Alleanza popolare, ha ricordato che l’entrata in vigore della direttiva Bolkestein è stata prorogata a dicembre 2018, congelando di fatto le concessioni, mentre Di Vizia, dal gruppo misto, ha chiesto più attenzione verso l’educazione al rispetto degli animali da parte di chi li acquista, attraverso la sensibilizzazione alle adozioni nei canili, piuttosto che verso chi li vende.
Nel frattempo l’assessore alla Difesa dei diritti degli animali, Patrizia Saccone, lasciava l’aula, senza intervenire, dimostrando se non contrarietà perlomeno disinteresse verso la mozione e la discussione. I rapporti con buona parte del pubblico, presente per sostenere l’approvazione del documento, sono d’altronde deteriorati da oltre un anno, dall’inizio della vicenda relativa all’espulsione dei volontari dal canile municipale a opera dei gestori. Dopo aver ottenuto la possibilità di rientrare e aver ottenuto l’approvazione di un nuovo regolamento, infatti, ora si attende che questo venga adottato e che si chiariscano il futuro del contratto di gestione.
“Questa è una mozione di civiltà, che sarà subito efficace per fiere o mercati di ambulanti che dovessero sorgere ex novo – ha chiarito invece l’assessore alle Attività produttive, Corrado Mori – e che potrà incidere in futuro. Si tratta di una tendenza importante, come quella che è stata data favorendo l’arrivo in città di circhi senza animali”.
Al termine del dibattito la mozione è stata approvata con l’astensione dei consiglieri di centrodestra, che se la rivedranno transitare sotto le mani in commissione regolamento.

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