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Appuntamento alle 18

I pacifisti non mollano, lunedì il 117esimo presidio in Piazza Mentana: “I sindaci aderiscano all’appello per la messa al bando della armi nucleari”

Esplosione della atomica a Nagasaki

La Rete spezzina pace e disarmo invita la cittadinanza al 117esimo presidio “Se vogliamo la pace prepariamo la pace” che si svolgerà lunedì 30 settembre alle 18 in Piazza Mentana al grido di “Niente soldi per le armi nucleari” e “Italia ripensaci”.
“Il presidio vuole continuare la riflessione della settimana di azione globale contro l’assurda quantità di denaro speso per le armi nucleari e proporre azioni concrete. Le guerre in corso possono sfociare in conflitto nucleare, riguardano tutti noi, quindi spetta a tutti noi agire per eliminarle definitivamente. L’azione per il disarmo nucleare si può mettere in campo anche territorialmente, oltre all’opposizione alla costruzione di armi nucleari”, spiegano gli organizzatori della Rete.

La campagna “Italia, ripensaci”, promossa dalla Rete italiana pace e disarmo e da Senzatomica, invita i sindaci di tutte le città italiane, compresi i più piccoli Comuni, ad aderire all’Appello delle Città, promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons ICAN (Premio Nobel 2017), di adesione al trattato per abolire le armi nucleari, nella convinzione che la volontà espressa da ogni singolo Comune, piccolo o grande che sia, possa e debba non solo perseguire gli orientamenti istituzionali della nazione, ma anche, a sua volta, orientarli.

Dall’Appello: “La nostra città è profondamente preoccupata per la grave minaccia che le armi nucleari rappresentano per le comunità di tutto il mondo. Crediamo fermamente che i nostri cittadini abbiano il diritto di vivere in un mondo libero da questa minaccia. Qualsiasi uso di armi nucleari, sia deliberato che accidentale, avrebbe conseguenze catastrofiche, di vasta portata e di lunga durata per le persone e l’ambiente.  Pertanto, sosteniamo il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e invitiamo i nostri governi a firmarlo e ratificarlo.”

All’appello delle città hanno già aderito centinaia di comuni in Italia e nel mondo, nella consapevolezza confermata negli ultimi anni da diversi sondaggi, che la maggioranza dell’opinione pubblica italiana sia a favore di un’adesione al trattato TPNW oltreché dell’eliminazione delle testate nucleari statunitensi dal nostro territorio.
Scopo dell’appello è fare pressione sul governo italiano affinché partecipi alla terza riunione a New York degli Stati aderenti al trattato e firmi il Tpnw (Trattato sulla proibizione delle armi nucleari), approvato da 122 stati su 193, entrato in vigore dal 22 gennaio 2021.

Il 26 settembre è stata la giornata ONU contro le armi nucleari, nella quale si ricorda il colonnello sovietico Stanislav Petrov, che il 26 settembre 1983 salvò il mondo da una guerra nucleare per errore.
Stanislav Petrov riuscì a capire che le tracce di missili americani in avvicinamento apparse sui computer del centro di avvistamento vicino Mosca erano in realta’ un falso allarme (onde elettromagnetiche del sole riflesse dalle nuvole, abbiamo saputo poi); non avviso’ allora i superiori evitando che si innescasse il meccanismo della risposta nucleare.
Il militare, rischiando gravi sanzioni, seppe usare la testa ed il cuore obiettando a folli procedure burocratiche e a stupidi regolamenti eretti a presidio della “deterrenza”

Potremmo chiedere che piazze e vie nei vari Comuni d’Italia possano essere intitolati a Stanislav Petrov per celebrare un uomo alla cui intelligenza e coraggio dobbiamo la nostra stessa sopravvivenza. Potrebbe essere occasione per ricordare una vicenda che, aprendo dibattiti nei consigli comunali e quindi nell’opinione pubblica, aiuti a sensibilizzare sul rischio nucleare che incombe e si aggrava. Questa vicenda ci insegna come l’amore per la vita, radicato nella natura umana, possa prevalere sull’istinto di morte e sulla paura che si illude di trovare sicurezza negli strumenti di morte.

Sempre in occasione del 26 Settembre, Rete italiana Pace Disarmo e Senzatomica hanno deciso di scrivere a tutti i Deputati e i Senatori per chiedere un maggiore impegno contro la minaccia nucleare globale, a partire dal ruolo politico positivo che l’Italia potrebbe svolgere e considerando la presenza di testate nucleari sul nostro territorio. La richiesta diretta ai Parlamentari è quella di aderire al “Pledge” della International campaign to abolish nuclear weapons (Ican, Premio Nobel 2017)  spingendo affinché il nostro Governo partecipi alla prossima Conferenza degli Stati parti del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Tpnw) che si svolgerà a New York nel marzo del 2025.
Noi, sottoscritti Parlamentari, abbiamo accolto con entusiasmo l’adozione da parte delle Nazioni Unite il 7 luglio 2017 del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). Lo consideriamo un passo significativo verso la realizzazione di un mondo libero da armi nucleari… Nel nostro ruolo di Parlamentari, ci impegniamo a promuovere la firma e la ratifica di questo Trattato di rilevanza storica da parte dei nostri rispettivi Paesi, poiché consideriamo l’abolizione delle armi nucleari un obiettivo di primaria importanza per il bene dell’umanità e un passo essenziale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i popoli del mondo.

“Il dono più grande che potremmo fare alle prossime generazioni sarebbe quello di eliminare le armi nucleari” Antonio Guterres, presidente Onu.

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