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La Spezia città della cultura, Montefiori e Basile: “Proposta punta solo su mare e intrattenimento, andava fatto un censimento con tutti gli interlocutori”

Generico aprile 2024

La Spezia città della cultura 2027. Per il Partito democratico, nelle figure del consigliere comunale Andrea Montefiori e del responsabile Cultura della segreteria regionale Luca Basile , nei percorsi con i quali il Comune della Spezia ha presentato la candidatura della città emergono due perplessità: sia sul profilo ritenuto “riduttivo” dai due esponenti e un mancato censimento di tutti i potenziali interlocutori che avrebbero potuto portare a una riflessione integrata e collettiva.
I due membri del Partito democratico, in una nota, spiegano: “In vista della candidatura sono state di recente riunite alcune associazioni ed istituzioni culturali locali per presentare il progetto. Rispetto ai contenuti della candidatura ed ai criteri operativi di sua definizione e promozione che,ci pare,vengono profilandosi sorgono alcune perplessità”.

“Da quanto possiamo ricavare – proseguono -,si é inteso puntare sul profilo di La Spezia ‘città del mare’. Tema certamente importantissimo per quanto riguarda l’ambito produttivo-industriale e quello turistico,ma nel quale ci sembra difficile-e sostanzialmente improprio-esaurire tutti i caratteri salienti della vicenda culturale spezzina e delle sue prospettive. Il rischio é quello,tipico delle politiche della destra liberista, di appiattire il momento culturale sulle vocazioni del mercato ,del consumo e del generico ‘intrattenimento’ su di esse ritagliato.

É un approccio in linea con l’ abdicazione di fatto alla programmazione pubblica e la esternalizzazione ai privati dell’offerta culturale che ci sembra sia stata praticata in questi anni dall’attuale Amministrazione. Ci sarebbe stato bisogno, invece, di aprire un ampio dibattito in città fra operatori,intellettuali, artisti, soggetti associativi per individuare le linee di una proposta davvero culturalmente efficace, profonda e associabile anche con il tema e la vocazione del mare.

Un esempio per tutti: la grande questione del legame storico della nostra città con i ‘linguaggi del contemporaneo’, con quella che si potrebbe chiamare “l’invenzione di una tradizione del contemporaneo’: dall’esperienza del Futurismo, al ruolo del ‘Premio del Golfo’ ad episodi come quello del convegno del ‘Gruppo 63’, a contributi come quello dato dal compianto Francesco Vaccarone e da molti altri artisti ed intellettuali.

Si tratta di un insieme di aspetti che non possono essere derubricati a eventuali “titoli” di qualche ” slide”, ma che si prestano a costituire il nucleo tematico fondante di una proposta davvero intellettualmente interessante”.

“Su di essi – aggiungono – sarebbe stato possibile mobilitare un percorso di lavoro condiviso dai vari attori istituzionali dell’assetto culturale locale-dal Camec al Civico,al Conservatorio, dalla programmazione teatrale del centro “Dialma Ruggero” al Festival del jazz, alla Mediateca -,sfidando ad impegnarsi su di loro l’intiera rete locale di associazioni e di singoli artisti ed intellettuali.
Vale la pena di insistere su quest’ultimo aspetto;e veniamo, così, al secondo,intrecciato motivo di perplessità. É vero che si é proceduto ad una riunione con le associazioni ma si é trattato di una occasione isolata”.

“Manca ed é mancato del tutto un impegno organico per un coinvolgimento attivo ed adeguato dello straordinario tessuto associativo e formativo del nostro territorio – conclude la nota -. In tal senso si sarebbe dovuto procedere ad una sorta di” censimento ” degli interlocutori in campo,sollecitandoli poi ad una riflessione integrata e collettiva, magari riprendendo lo stesso lavoro fatto dall’ultima amministrazione di centrosinistra con il ‘forum cultura’ (articolato secondo le varie competenze:arti visive,spettacolo, storia del territorio, musica,ecc) e con il tavolo costruito, a suo tempo, in collaborazione con la Fondazione. Siamo costretti a registrare,invece,che sul terreno culturale si riconfermano i limiti ed il disinteresse del centrodestra per i nodi della partecipazione democratica e dell’approfondimento”.

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