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L'intervento

Gruppo consiliare di minoranza: “A Monterosso respinti quasi 17 milioni del governo per la messa in sicurezza”

Pierluigi Chiassoni, Michela De Simoni e Gianni Saporiti

È di grande attualità in queste ore la polemica tra governo nazionale (con il Ministro per la Protezione Civile, Nello Mesumeci) e i comuni dell’Emilia Romagna, in merito ai fondi stanziati – ma ancora non utilizzati – per i lavori di messa in sicurezza del territorio come, ad esempio, la costruzione di casse di espansione per i fiumi che servono a contenere le acque esondate durante le alluvioni e altre opere strutturali di ingegneria idraulica. Pochi giorni fa infatti una nuova alluvione devastante si è ripetuta, dopo solo pochi mesi, in Emilia Romagna, e questa triste notizia sta occupando da giorni i vari palinsesti delle maggiori testate di informazione nazionale. “Ma anche il nostro Comune dì Monterosso al mare è assurto in questi giorni all’onore delle cronache nazionali quale esempio macroscopico di grande miopia politica di una pubblica amministrazione, di disprezzo per il bene comune e dei reali interessi di una comunità, camuffato da ossequio alla volontà popolare, oltre che di disprezzo per gli investimenti pubblici già effettuati – dicono Pierluigi Chiassoni, Michela De Simoni e Gianni Saporiti, consiglieri del gruppo consiliare di minoranza “Monterosso Bene Comune” che ricordano come “durante la puntata della trasmissione di Rai 3 ‘Il cavallo e la torre’ di venerdì 20 settembre, diretta dal noto giornalista Marco Damilano (e partecipata dallo scrittore spezzino Maurizio Maggiani) è infatti emerso che se ci sono Comuni in Emilia Romagna che non sono stati in grado di spendere i soldi stanziati per la messa in sicurezza del loro territorio, ci sono anche Comuni in Italia (e proprio quello di Monterosso al Mare, purtroppo!) che quei soldi da spendere per mettere in sicurezza un’intera comunità li aveva ottenuti, ma li ha rifiutati. Che la nostra amministrazione comunale abbia cestinato quasi 17 milioni di euro di un finanziamento del Ministero dell’Ambiente per mettere in sicurezza il nostro paese è quindi adesso tristemente risaputo in tutta Italia”.

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