Andrea Garibbo fa la storia del ciclismo. L’atleta spezzino, 35 anni, ha conquistato una medaglia d’argento nel primo Campionato mondiale enduro della storia disputatosi a Canazei. In una gara estremamente tecnica e impegnativa, che ha visto sfidarsi i migliori specialisti del mondo, Garibbo ha saputo destreggiarsi con abilità tra i tracciati delle Dolomiti, confermando il suo talento nell’E-enduro (enduro con bicicletta elettrica). La prima medaglia d’oro iridata di questa specialità finisce al collo del francese Kevin Miquel, mentre a completare il podio è il compagno di squadra transalpino Kevin Marry.
Soddisfatto il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni: “Il podio mondiale di Garibbo testimonia la crescente polivalenza del ciclismo italiano, capace di eccellere in diverse specialità. Questo dimostra la versatilità del nostro movimento, nonché l’impegno e l’attenzione che stiamo dando a tutti i settori, i quali ci stanno ripagando con risultati importanti su più fronti. Il successo di oggi è anche un segnale positivo per lo sviluppo dell’Enduro in Italia, che continua a guadagnare visibilità a livello internazionale grazie a talenti come Garibbo”.