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Progetto “passa il testimone” 

Da Vercelli alla Spezia bordo di Nave Italia per sperimentare la forza del gruppo

Nave Italia

Un viaggio nelle acque del golfo dei Poeti per il brigantino Nave Italia: dal 24 al 28 settembre prenderà il largo il progetto “Passa il testimone” promosso dall’Istituto Superiore Galileo Ferraris di Vercelli e rivolto a giovani studenti a rischio dispersione scolastica che presentano una disabilità o altri bisogni educativi speciali. Si tratta della penultima tappa del viaggio solidale 2024 per il brigantino di Fondazione Tender to Nave Italia su cui, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno quest’anno 21 tra associazioni ed enti no profitdel terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafricaper sperimentare i benefici del metodo Nave Italia, toccando in circa 6 mesi, nove porti italiani. Già aperte, fino al 3 dicembre, le iscrizioni per partecipare alla campagna 2025 destinata, come ogni anno, ad associazioni, istituzioni ed enti del terzo settore interessati a far partecipare i propri assistiti a questa esperienza unica.

Protagonisti del progetto “Passa il testimone”, a bordo di Nave Italia dal 24 al 28 settembre, sono studenti che vivono situazioni complesse di fragilità che li portano a perdere la motivazione e la fiducia in loro stessi esponendoli al rischio di dispersione scolastica. Accanto ad essi saranno coinvolti nel progetto alcuni studenti che si sono già imbarcati lo scorso anno e che avranno il compito di affiancare e supportare i compagni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali, in questa esperienza. I ragazzi, partecipando insieme ad attività nautiche, creative e di gruppo che prevedono situazioni di aiuto reciproco e il raggiungimento di traguardi condivisi, avranno la possibilità di accogliere l’altro per la sua unicità e allo stesso tempo sentirsi accolti per la propria, sperimentando di poter fare la differenza per i compagni, e quindi per la società, e di sentirsi arricchiti a loro volta. In questa avventura, ciascuno avrà la possibilità di rafforzare la propria autostima, la capacità di iniziativa, il senso di autoefficacia, l’assunzione di responsabilità e le competenze pro sociali. I partecipanti matureranno, accompagnati dagli adulti di riferimento, la consapevolezza che insieme si possono raggiungere destinazioni inattese, ma solo se ciascuno mette a disposizione del gruppo i propri punti di forza (anche quelli ancora da scoprire) e dimostra di aver fiducia nell’altro.

“La programmazione della fase pre imbarco ha visto gli allievi protagonisti sul lago di Viverone di attività nautiche sotto la guida degli istruttori della Lega Navale Italiana, sezione di Torino, godendo altresì della restituzione delle esperienze degli allievi che hanno partecipato al medesimo progetto lo scorso anno – commenta Elisa Boschetti referente dell’inclusione per l’IIS Galileo Ferraris. – L’imbarco sul brigantino consentirà a ciascun allievo di far parte dell’equipaggio e di sviluppare il senso di coesione e di fattiva partecipazione alle attività di gruppo, mettendo alla prova i propri punti di forza in condivisione con gli altri e rafforzando la propria autostima. Gli obiettivi previsti dalle attività programmate dal nostro istituto – conclude Boschetti – si proiettano nella zona di sviluppo prossimale di ciascuno e saranno raggiungibili attraverso la strategia di scaffolding.”

“Nave Italia – commenta il Direttore Scientifico Paolo Cornaglia Ferraris – è una nave scuola dedicata alla disabilità. Strumento unico al mondo, grazie al quale un metodo riabilitativo collaudato da 18 anni di esperienza, si è dimostrato di straordinaria efficacia. Il brigantino della Fondazione Tender to Nave Italia, è il luogo dove il “Metodo Nave Italia” rivela la propria forza, per la capacità di porre ogni persona di fronte ad un repentino “cambio di rotta” della propria esistenza. Nessuno sarà più prigioniero del proprio disagio dopo essere salito a bordo. Verrà coinvolto in un’avventura emozionante, gioiosa, che lo condurrà ad una vita diversa dalla precedente, fuori dai limiti della malattia. In pochi giorni, una squadra che condivide valori fatti di gerarchia e disciplina militare, prossimità, inclusione, valorizzazione di ciascuno, offre una cura di libertà. Ogni anno, almeno 300 persone suddivise in decine di progetti, in piena sicurezza, aprono le porte della prigione nella quale la disabilità li aveva rinchiusi. Valori educativi e riabilitativi condivisi da gente che crede che ogni fragilità possa essere superata dalla forza del gruppo, spiegando grandi vele che diventano metafora di orizzonti nuovi ed entusiasmanti”

“Il progetto dell’Istituto Ferraris – aggiunge il Comandante di Nave Italia CF Andrea Dalmazzone – rappresenta uno dei tanti esempi di attività che la Forza Armata svolge a favore della collettività, in un’ottica di solidarietà che da sempre contraddistingue il grande equipaggio della Marina Militare. Siamo pronti ad accogliere questo nuovo e speciale equipaggio convinti che l’esperienza della vita di bordo si rivelerà, come sempre, stimolante, ricca di sfide e sarà un’opportunità di crescita comune. Le regole e i ritmi di bordo aiuteranno a raggiungere rapidamente gli obiettivi prefissati, in un clima di condivisione e accrescimento reciproco”. Per la sua ultima tappa Nave Italia arriverà a Genova navigando, dal 1 al 5 ottobre, con a bordo i pazienti dell’Associazione Conto Alla Rovescia (A.C.A.R.) Aps protagonisti del progetto “RottAmiamoci”.

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