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Comunità marinara Cinqueterre: “Avevamo accolto con speranza elezioni Bianchi, ma valutiamo negativamente la sua presidenza”

Anfiteatro di Manarola. Terrazzamenti, viticoltura, vite, Cinque Terre.

Riceviamo da Comunità Marinara CinqueTerre

E’ ufficiale, il mandato di presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre è giunto alla sua naturale scadenza, la dottoressa Donatella Bianchi, dopo cinque anni, non è più presidente.
Di conseguenza è giunto il momento di valutare l’operato di tale presidenza, senza giri empirici noi di CM5T valutiamo estremamente negativa la presidenza Bianchi e per quello che conta la bocciamo su tutta la linea.
Avevamo accolto con vera e rinnovata speranza la sua elezione, pensavamo che una persona espressione del nostro territorio (spezzina), giornalista, presidente Wwf e con competenze naturalistiche, specialmente per ciò che riguarda il mare, elevate, potesse risolvere o quanto meno iniziare a risolvere alcune delle varie problematiche che da anni affliggono le Cinqueterre.
Ritenevamo, che una figura di così elevate e declamate competenze ambientali, avesse la capacità di conferire al suo mandato un’impronta spiccatamente ambientalistica, che avesse la forza di coagulare attorno alla sua figura tutte le varie componenti di un Consiglio direttivo spesso inspiegabilmente litigiose tra loro, che fosse in grado di ascoltare e tradurre in atti reali i suggerimenti che più volte il territorio gli lanciava.
Purtroppo nulla di tutto ciò è avvenuto, solo ridondanti annunci a cui nulla di concreto è seguito in merito ai depuratori, nonostante ella avesse affermato anche sulla stampa: “Fosse l’ultima cosa che farò”. Ancora: la salvaguardia della costa e dei paesi, al tratto del Sentiero Azzurro Manarola/Corniglia, nulla di nulla.
Al contrario abbiamo assistito: ad un esponenziale aumento del traffico marittimo all’interno della Area marina protetta, nonostante gli studi commissionati dal Parco stesso a prestigiose università suggerissero di ridurlo: sono riusciti a trasformare un piccolo tratto di mare in una affollata e caotica autostrada; e ancora, ad un proliferare di ricorsi legali avverso bandi pubblicati dal Parco che come minimo evidenziavano una incompetenza da parte dell’ente, per non parlare di spese per poco comprensibili sponsorizzazioni per acquisto di mezzi da consegnare in uso a comuni limitrofi che non hanno nemmeno un abitante all’interno del Parco, e poi denari spesi per la realizzazione di servizi e progetti la cui inadeguatezza e impraticabilità era evidente: bike sharing, colonnine elettriche e natanti elettrici; per non parlare della destinazione discutibile di ingenti somme provenienti dal ministero, riconducibili al contenimento degli eventi conseguenti ai cambiamenti climatici.
Abbiamo assistito alla nascita della cosiddetta Area vasta, che di fatto, data anche la litigiosità delle nostre amministrazioni comunali, espone il comprensorio delle Cinqueterre all’assalto famelico di realtà foreste ben attrezzate.
Per quanto riguarda il Piano del Parco, la nostra esperienza, conseguente la partecipazione ad alcuni incontri preliminari, è anch’essa negativa, di più non possiamo dire in quanto la segretezza di tale piano unitamente alla inspiegabile e inviolabile segretezza dei consigli direttivi non ci consente di avere un quadro d’assieme sul quale esprimersi.
L’elenco delle mancanze e delle speranze tradite, sarebbe ancora oggettivamente molto lungo, compresa anche la decisione di presentarsi a metà mandato di presidente del Parco come candidato per l’elezione a presidente della Regione Lazio.
Nonostante tutto e in linea al costume della vera gente di mare, CM5T augura alla dottoressa Donatella Bianchi buon vento.

Comunità Marinara CinqueTerre

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