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Quest'estate

Racconti, ricordi, saluti nei caruggi: Totò Schillaci e i suoi giorni alle Cinque Terre

Totò Schillaci a "Un mare di discorsi"
Totò Schillaci a "Un mare di discorsi"

Semplicemente Totò: l’Italia dice addio a Salvatore Schillaci. Tra le sue ultime apparizioni pubbliche c’è la partecipazione di quest’estate al Festival Un mare di Discorsi, dove ha presenziato per commentare le prestazioni della nazionale di calcio italiana agli Europei assieme a Gene Gnocchi e Fabrizio Biasin. Nell’arena sul mare di Monterosso, incoraggiato dal conduttore Dario Vergassola, il bomber siciliano ha ricordato con semplicità il suo sogno mondiale e le notti magiche di tutta una nazione. Qualche considerazione (forse più lamentazione) sul calcio di oggi, qualche aneddoto da quegli spogliatoi da cui “escono i ragazzi e siamo noi”.

Totò Schillaci a

“Italia ’90 era il suo riferimento, il suo sogno sempre attuale – spiega Caterina Vergassola, organizzatrice della rassegna –. Io ho avuto modo di conoscere Schillaci nel corso del reality Pechino Express, in viaggio per l’India. Anagraficamente non poteva rappresentare per me un mito sportivo: non ho conosciuto quel calcio, quel Mondiale. Ho conosciuto prima la persona, l’uomo. E ho amato subito la sua empatia, il suo modo di farti stare a tuo agio, la sua generosità nel condividere la vita, anche nei dettagli più privati. E poi: incredibile, riusciva a chiacchierare di calcio anche in India! E lo riconoscevano, anche! È scioccante pensare che non avesse portato a casa quella Coppa, che la sua Italia non avesse vinto quel Mondiale”, che però ebbe almeno la soddisfazione di concludere come capocannoniere.
Avvolto nel suo giubbotto di pelle e con il cappello calato sugli occhi, nella serata monterossina – alla quale non ha mancato di richiamare tifosi anche da fuori mano – Schillaci non è sfuggito a foto, selfie e autografi e nel corso del suo soggiorno alle Cinque Terre si è attardato con chi lo riconosceva tra i caruggi.

Totò Schillaci a

“Quando siamo stati nella spiaggia di Fegina mi ha raccontato di quando andava in spiaggia con mamma e fratelli. Ne usciva il classico ritratto della famiglia che parte al mattino con frigo e griglia e cibo in quantità. Ci siamo divertiti a comparare la giornata al mare in Sicilia di ieri con quella di oggi in Liguria”, racconta ancora Caterina Vergassola.
Un soggiorno davvero piacevole, quello alle Cinque Terre, per Schillaci. “Gli sono piaciuti il mare, l’atmosfera, il fatto di stare nel borgo di Vernazza: tutto – spiega ancora l’organizzatrice di Un mare di discorsi -. Tanto che ha deciso di rimanere cinque giorni in più. Noi siamo abituati alla bellezza che ci circonda, per gli altri il riconoscerlo, l’ammetterlo, l’apprezzarlo è più immediato. Non scontato”.
Magia di un pallone, magia di un’onda, magia di un’estate italiana: se ne va l’illusione che possa durare per sempre. O forse no.

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