LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
L'analisi del mister avversario

Stroppa: “Punto guadagnato per come si poteva mettere alla fine. Lo Spezia? Concedono poco e hanno qualità di palleggio”

Giovanni Stroppa

Se lo ricordavano bene i tifosi dello Spezia quel 3-0 senza appello con cui lo Spezia usciva umilato dallo “Zini”, in una soleggiata giornata di novembre di un anno fa. Un ko che non faceva che confermare i brutti presagi di un inizio di stagione da brividi per gli aquilotti con tutto quello che è successo dopo e che, appunto, i tifosi non dimenticano. Proprio loro si sarebbero tolti volentieri la soddisfazione di battere la Cremonese anche per lo scherzetto subito l’anno precedente quando lo Spezia perse a Cremona dominando la partita ma vedendo segnare gli altri. E ci hanno pure creduto, per un attimo, quando hanno visto partire la botta di Vignali dai venticinque metri ma soprattutto la torsione in area di Colak che al debutto poteva fare all-in, andando a festeggiare sotto il settore ospiti. E invece è finita con le mani nei capelli pur nella consapevolezza di una gara giocata con grande personalità e consapevolezza. Lo riconosce anche Giovanni Stroppa, tecnico della Cremonese che ammette: “Per come si poteva mettere alla fine, probabilmente è un punto guadagnato ma per come poteva finire il primo tempo, no. Eravamo in vantaggio di un gol potevamo gestire meglio il risultato. Peccato per la prestazione fatta contro una squadra difficile da affrontare, dovevamo essere più bravi, avrei voluto vincere davanti al nostro pubblico”.

L’analisi tattica parte dalle mancanze, dall’incapacità di leggere che la gara dopo l’intervallo era cambiata e lo Spezia affilava le proprie armi: “Lanciavano palla lunga alle punte. Vazquez e Bonazzoli non portavano fase difensiva. Anche nel primo tempo siamo stati lenti nel palleggio, il campo non ci permette di essere veloci, ma abbiamo fatto cose importanti e lo Spezia non riusciva a venirci a prendere forti. Poi ha sfruttato l’inerzia dello svantaggio con una fase difensiva più aggressiva, noi dovevamo essere più bravi ad aggredirli alle spalle e rispetto ad altre volte non ci siamo riusciti”. Tirata d’orecchie ai giocatori di fascia e complimenti d’0bbligo a Fulignati che para l’imparabile, a partire da quel colpo di testa di Soleri che è stato l’unico squillo aquilotto del primo tempo: “È certamente un portiere di livello, ce l’abbiamo e ce lo teniamo stretto”. E sulle ambizioni dello Spezia per un campionato diverso dalla salvezza: “Chiedete a D’Angelo ciò che gli ho detto quando ci siamo sfidati l’anno scorso. Ho grandissima stima nel suo lavoro, la squadra gioca bene e oggi ha fatto l’ennesimo gol su palla inattiva. Sono una formazione che concede poco, ha qualità di palleggio e fa giocare male gli avversari”.

leggi anche
Cremonese-Spezia 1-1 (14-09-2024)
Gol per il capitano
Hristov: “Ancora dobbiamo far vedere chi è lo Spezia. Il derby? La squadra sa quanto conta la partita con la Carrarese”
Presentazione di Degli Innocenti e Gori
Parla il portiere
La prima di Gori: “È andata bene. Sul gol c’è stata deviazione, per come è finita un po’ di rammarico può starci”
Luca D'Angelo
Le parole post cremona
D’Angelo: “Potevamo anche vincerla, bravo Fulignati. Aurelio? Ha sentito il muscolo contrarsi”