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Soldi e gioielli recuperati, fermata una giovane

Falso carabiniere convoca figlio in caserma, truffata anziana rimasta sola. Ma la Mobile scrive un lieto fine

Truffa sventata
Il denaro e i preziosi recuperati

Nella tarda mattinata di ieri alla centrale operativa della questura hanno iniziato ad arrivare diverse chiamate di cittadini che stavano subendo tentativi di truffe telefoniche. E’ stato così ulteriormente rafforzato il servizio di controllo del territorio, sia con l’impiego di pattuglie della Squadra volante che in abiti civili. Tra i vari tentativi di truffa telefonica, alcuni aventi come obbiettivo persone anziane residenti nelle borgate del ponente del golfo spezzino, uno, perpetrato a danno di una signora di oltre ottant’anni, è andato a segno, almeno inizialmente. Ma ecco com’è andata:
un uomo, fingendosi sottufficiale dei Carabinieri, ha telefonato alla donna, facendosi passare il figlio, al quale ha intimato di presentarsi subito in caserma alla Spezia per delle comunicazioni urgenti. Stratagemma che ha fatto sì che l’anziana restasse in casa da sola. Quindi, il finto militare, simulando di essere stato raggiunto in caserma dal figlio della donna, le ha raccontato che l’uomo si era cacciato nei guai per non aver pagato dei debiti, e le ha passato al telefono un’altra persona, un complice, che si è spacciata per il figlio. Questi ha dato all’anziana, convinta di trovarsi in una situazione emergenziale, una serie di istruzioni, seguendo le quali la vittima ha prelevato in cassaforte tutto il denaro e i gioielli di famiglia, che sarebbero serviti a “garanzia”, e li ha consegnati ad una falsa incaricata intanto sopraggiunta a casa.

Ma poco dopo il personale della Squadra mobile, non ancora a conoscenza della truffa appena consumata, hanno notato una donna sospetta a bordo di un taxi lungo la Napoleonica. Iniziato un pedinamento, proseguito in città e poi sul raccordo, il veicolo è stato fermato prima che varcasse il casello autostradale. La passeggera, una ragazza appena diciottenne di origine campana, nonostante la giovanissima età risultava già censita proprio per truffa. La perquisizione del bagaglio ha poi confermato i sospetti degli investigatori: nascosti nello zaino c’erano circa 5.500 euro in contanti assieme a un ‘tesoro’ di girocolli, bracciali, anelli e orecchini dei quali la giovane non era in grado di giustificare il possesso. Ulteriori accertamenti hanno permesso di risalire alle vittime del reato, madre e figlio, che ormai rassegnati si erano rivolti alle forze dell’ordine per denunciare il fatto, certi di aver ormai definitivamente perso sia il denaro che i preziosi.

Insomma, lieto fine. In questura l’anziana ha riconosciuto uno ad uno i gioielli di famiglia, di importante valore economico e incommensurabile valore affettivo, ricordando per ciascun pezzo il nome del familiare che glielo aveva regalato, l’anno e la specifica ricorrenza, e raccontando commossa agli uomini e donne della Mobile alcuni aneddoti e momenti del passato. I preziosi recuperati sono stati quindi restituiti alle vittime, previa formale descrizione e riconoscimento certo da parte delle stesse. Sono tuttora in corso indagini per identificare i complici della donna – i ‘telefonisti’ – e verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone. La giovane fermata è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per truffa consumata, pluriaggravata dal fatto di aver agito nei confronti di persona caratterizzata da minorata difesa per l’avanzata età, dall’aver cagionato un danno di rilevante entità e dall’aver ingenerato nelle persone offese l’erroneo convincimento di dover eseguire un ordine dell’autorità.
La posizione della ragazza è ora al vaglio del sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Conforti, che ha coordinato le indagini.
Nell’ottica di prevenire e reprimere questi reati, continua la mirata campagna di informazione da parte delle forze dell’ordine, che invitano a diffidare sempre da qualsiasi richiesta di consegna di denaro o valori da parte di qualsivoglia autorità, raccomandano, in ogni caso sospetto, di contattare sempre e senza esitazione il numero di emergenza 112.

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