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Cinquanta chilometri a nuoto nel Golfo dei Poeti, Andrea Oriana vuole un’altra impresa: “Mi piace definirmi esploratore delle acque”

La Golfo dei Poeti Cup accende i riflettori sull'ex atleta olimpico, che si cimenterà in una sfida da iron man. Da Cadimare a Riomaggiore, tornando indietro passando dall'arcipelago della Palmaria, tutto in circa 15 ore di nuotata

Andrea Oriana e Marco Frascatore

Cinquanta chilometri a nuoto, un’impresa da iron man che Andrea Oriana cercherà di portare a termine tra le acque del nostro Golfo. È lui uno dei protagonisti della Golfo dei Poeti Cup, che la mattina di lunedì 23 settembre vedrà l’atleta 51enne immergersi nelle acque di Cadimare per dare il via all’incredibile avventura. “È un’idea che mi è venuta per rientrare – racconta Oriana a Città della Spezia -, vengo dalla traversata della Manica e del Lago Titicaca che mi hanno lasciato strascichi di salute, che per fortuna ho risolto. Voglio che questa traversata sia un punto di partenza per sfide future. Sarà impegnativo, cinquanta chilometri, ma ho la fortuna di poterlo fare in un mare bellissimo come quello spezzino”.

Una storia incredibile quella dell’atleta di Gravedona, provincia comasca, campione del nuoto in vasca e ora iron man delle lunghe percorrenze: “Saranno circa 15 ore di nuotata. La preparazione è più che altro mentale, ho la fortuna di lavorare con la testa essendo mental coach. Ci si lavora sopra con dei lunghi in mare e con allenamenti stressanti in piscina, perché con i cambi di direzione la piscina ti dà quella marcia in più. Fare avanti indietro per 7-8 ore è alienante, lo fai a ritmi che non sono esasperati ma ti servono per quando sarai in mare, dove non potrai fare pause se non per i rifornimenti”, prosegue Oriana, atleta olimpico ad Atlanta ’96 e capace di conquistare due titoli italiani tra il 1998 e il 2000 nei 200 metri delfino.

 

I borghi di Cadimare e Fezzano

 

Da Cadimare a Riomaggiore, prima del rientro dal punto di partenza passando all’esterno dell’arcipelago spezzino. Per Andrea Oriana una sfida epica come già tante ha percorso nella sua carriera. “Il mio record è stato di 97 chilometri, partendo dall’ultima isola delle Eolie per arrivare a Milazzo”, racconta. “Devo dire che ogni impresa ha il suo sapore. Non vivo la distanza come un ostacolo, la vivo come un’avventura. Mi piace definirmi un esploratore delle acque. Non cerco record, ma la possibilità di stabilire un contatto con me stesso e aiutare gli altri. Ho avuto tanto dalla vita, ora ho una Fondazione che ha una mission bambini che aiuta i bambini in Africa malati di cuore. Ed è una cosa che mi apre il cuore”.

Una sfida nata dall’amicizia con Marco Frascatore, assessore del Comune della Spezia con deleghe allo Sport, che con Oriana trent’anni fa divideva le corsie della piscina, nella specialità delfino. “L’amicizia con Marco è stato quel quid che ha permesso questa attraversata. Mi ha dato questa possibilità, spero di ripagarlo perché poi oltre che amici eravamo rivali quando avevamo 16-17 anni. Abbiamo fatto insieme una finale a Roma ai campionati italiani 200 metri delfino. Lui si batteva con me, era uno dei più forti atleti italiani. Arrivò quinto, io secondo, è stato bello rivederci per parlare di passato e proiettarci al futuro”, conclude Oriana, che ora avrà meno di dieci giorni per ultimare la sua preparazione per una nuova impresa, questa volta con protagonista il Golfo della Spezia.

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