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I commenti del centrosinistra

Bucci, Natale: “Politica di pochi per pochissimi”. Linea condivisa e M5S: “Si dimetta da sindaco”

Regione Liguria

Non mancano dal centrosinistra i commenti all’investitura di Marco Bucci quale candidato del centrodestra alla presidenza della Regione in occasione delle elezioni di fine ottobre. Tra le voci quella di Linea condivisa: “La notizia dell’ufficialità della candidatura di Marco Bucci alla presidenza della Regione per la coalizione di centrodestra solleva numerosi interrogativi e perplessità”,  si legge in una nota della forza politica sottoscritta dal consigliere regionale uscente Gianni Pastorino, dalla presidente Rossella D’Acqui, dal consigliere comunale genovese Filippo Bruzzone e dai consiglieri di municipio genovesi di Lc. Prosegue la nota di Linea condivisa: “Solo poche settimane fa, il sindaco Bucci dichiarava: <Io candidato in Regione? Ho un contratto con i genovesi fino al 2027>. Una presa di posizione netta che sembrava escludere l’ipotesi di una sua candidatura alla guida della Regione. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una scelta diversa, che pone inevitabili riflessioni sulla coerenza e sulla trasparenza delle azioni di chi ricopre ruoli istituzionali sia in Comune che in Città metropolitana. È legittimo che chiunque abbia aspirazioni politiche, ma non possiamo ignorare che Marco Bucci attualmente riveste già incarichi di grande responsabilità come sindaco di Genova e commissario straordinario per la realizzazione della nuova diga foranea. Per questo, riteniamo fondamentale una scelta di campo chiara e rispettosa degli impegni presi con le cittadine e i cittadini. Se Bucci intende candidarsi alla guida della Regione, è doveroso che si dimetta immediatamente dalle sue cariche di sindaco e commissario straordinario. Si tratta di una questione di correttezza nei confronti delle cittadine e dei cittadini genovesi e liguri e di rispetto verso gli altri candidati che parteciperebbero alla competizione elettorale ‘drogata’ dallo strapotere del sindaco/doge, in una situazione di evidente disparità”. Dalla forza politica aggiungono che “durante le elezioni regionali del 2020, lo stesso Bucci impose ai suoi assessori le dimissioni in caso di candidatura alla corsa regionale. Oggi, invece, sembra applicare un diverso metro di giudizio”.

“Chi vuole continuare ad avere una sanità allo sfascio con liste d’attesa infinite, nessun nuovo ospedale e carenza di personale e servizi territoriali; chi vuole che i giovani liguri continuino a cercare il loro futuro altrove o chi si accontenta di annunci di nuove infrastrutture senza vederne la realizzazione, o pensa che il posizionamento del rigassificatore a Vado-Savona sia una scelta strategica per il futuro energetico della Regione o che le imprese liguri debbano continuare a soffrire per mancanza di politiche industriali, in Bucci ha il candidato perfetto. Bucci non ha mai preso le distanze dall’ex presidente della Regione, ma ne ha sempre rivendicato la completa sintonia e vicinanza politica. Quindi una politica di pochi per pochissimi”. Si apre così una nota di Davide Natale, segretario regionale del Partito democratico, a commento della candidatura del sindaco di Genova, Marco Bucci, a presidente della Regione.
“Non spetta a noi sindacare le scelte del centrodestra – prosegue il consigliere regionale uscente -, ma è palese che Bucci sia una scelta di ripiego a cui neanche gli esponenti del centrodestra sarebbero voluti arrivare. Lo dimostra il fatto che è stata lanciata dopo insistenti richieste di disponibilità a esponenti del mondo civico, che hanno puntualmente rifiutato; dopo il confronto su Rixi, Cavo, Piciocchi e Bagnasco, nominativi affossati dai veti incrociati dei partiti di centrodestra, che neanche Meloni è riuscita a risolvere. Con Rixi che dichiarava di non volere candidati assessori della Giunta Toti, chiedendo discontinuità. Alla fine hanno candidato Bucci che è come candidare Toti”. Aggiunge l’esponente Dem spezzino: “Un’altra caratteristica hanno in comune Toti e Bucci: dimenticarsi spesso di ciò che solennemente affermano: Bucci aveva detto che ha fatto un patto con i genovesi di continuare a fare il sindaco fino al 2027, mi sembra che voglia invece fare il consigliere regionale”. Mentre guardando al centrosinistra afferma: “Da parte nostra continuiamo con determinazione, insieme a Orlando e le altre forze della coalizione, il nostro lavoro che è quello di ripensare la Liguria, di farla uscire da questa stagnazione e riassegnarle quel ruolo che le compete: tornare a essere tra le regioni locomotrici del sistema Paese. Essere alternativi al centrodestra, per una regione che sia di tanti per tutti”.

“Alle promesse da marinaio di Bucci ormai siamo arci abituati e quindi non ci sorprende affatto che abbia accettato di correre alle imminenti regionali come candidato presidente. E pazienza se ai cittadini di Genova aveva chiaramente detto di avere un debito con loro e di volerlo mantenere fino in fondo, giurando che sarebbe rimasto al suo posto fino a giugno del 2027″, affermano dal Movimento cinque stelle della Liguria. “Ora, al netto delle promesse mancate e alla presa in giro dei cittadini che gli hanno dato fiducia – aggiungono i pentastellati -, ci aspettiamo che Bucci rinunci subito alla carica di sindaco, visto che proprio lui nel 2020 pretese che i suoi in Comune dessero le dimissioni in caso di candidatura alle regionali”. Proseguono dal M5S: “La serietà è un valore sconosciuto, tra le fila del centrodestra, che lo applica di rado e sempre in ritardo. Esattamente come per le opere infrastrutturali promesse in anni di propaganda, tutte ancora al palo nonostante i proclami e i tanti soldi spesi insieme a Toti per tagliare nastri e fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Cittadini che in 9 anni non hanno visto costruire un nuovo ospedale; che sono rassegnati a liste d’attesa infinite indegne di una società civile; che non vedono la fine del Terzo Valico; che ancora sperano di sentirsi protetti dallo scolmatore del Bisagno; che di mese in mese vedono allargarsi l’imbarazzante ritardo sulla Diga”.

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