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Termine lavori fissato al 31 dicembre 2025

Partita demolizione ex delegazione comunale Ceparana, farà spazio a Casa di comunità

Casa di comunità di Ceparana, inizia la demolizione dell'ex delegazione comunale

Partita quest’oggi la demolizione dell’ex delegazione comunale di Piazza Novelllini, a Ceparana, al posto della quale verrà realizzata la nuova Casa di Comunità del Distretto 17 Riviera Val di Vara. Il cantiere, attivo dallo scorso 1° marzo, è entrato nella fase operativa dal 1° luglio, dopo che l’intera area è stata liberata dagli alberi e il sottosuolo dai sottoservizi. La demolizione dell’edificio esistente, inagibile a causa dell’elevata vulnerabilità sismica e di cui Asl 5 ha acquisito il diritto di superficie con un comodato d’uso di 99 anni, durerà, insieme allo scavo, 25 giorni. A seguire saranno realizzate le opere strutturali (194 giorni) per consentire la costruzione della nuova Casa di Comunità (327 giorni), un edificio su due piani di oltre mille metri quadrati con annesso parcheggio pubblico. La data di fine lavori è prevista per il 31 dicembre 2025 per un investimento complessivo di oltre 3 milioni (fondi Pnrr) e 360mila euro (fondi Asl). Stamani dal cantiere, in occasione del primo colpo di benna, sono intervenuti il direttore generale della Asl5, Paolo Cavagnaro, l’assessore regionale alle Politiche sociosanitarie e Terzo settore, Giacomo Raul Giampedrone, il sindaco di Bolano, Paolo Adorni, e il presidente del Consiglio regionale, Gianmarco Medusei. A seguire l’incontro, un pubblico di residenti e amministratori, tra cui la sindaca di Follo, Rita Mazzi, e l’ex primo cittadino bolanese, Alberto Battilani.

“L’avanzamento dei lavori della Casa di Comunità di Bolano a cui oggi assistiamo è l’ennesimo tassello del Pnrr, un piano a cui stiamo lavorando e che ci impegnerà ancora per molti mesi – ha esordito il direttore Cavagnaro -. Grazie a questi fondi Asl 5 sta realizzando progetti importanti che miglioreranno in maniera sostanziale la rete di assistenza sanitaria territoriale. Le Case di Comunità, infatti, si candidano a diventare il primo presidio sanitario a cui la popolazione può rivolgersi perché sono facilmente raggiungibili, danno risposte valide e rapide alle esigenze degli utenti e consentono l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari, oltre alla presa in carico di cronicità e fragilità. Il 31 dicembre 2025 i lavori termineranno, questa è la data ultima, sperando non intervengano problemi. Sicuramente i tempi del Pnrr sono una preoccupazione di tutti gli amministratori pubblici, perché le scadenze tutte insieme hanno messo in difficoltà le ditte per il reperimento del personale, però qui contiamo, con il grosso impegno dell’ufficio tecnico insieme con la ditta, di concludere nel termine prefissato”. “La Casa di comunità è un’opera importante per tutti i cittadini del comune e per tutto il comprensorio della Val di Vara – così il sindaco Adorni -. Un’iniziativa che oggi ai più sembra scontata ma che è frutto di un lavoro costante di tanti mesi e tante interlocuzioni, ma soprattutto della grande capacità di collaborazione fra enti e istituzioni. Viene realizzata con un impegno economico significativo al quale si affianca il significativo contributo del Comune di Bolano, che ha messo a disposizione, con un comodato d’uso di 99 anni, una struttura dentro la quale lascio un pezzetto di cuore, perché qua, nella delegazione di Ceparana del Comune di Bolano, sono stati scritti negli ultimi cinquant’anni veri e propri pezzi di storia del nostro territorio. Ma la vocazione pubblica, la vocazione al servizio di questo edificio continuerà nel tempo per molti anni. Mi auguro che i tempi di realizzazione vengano rispettati, perché a seguito del completamento della Casa di comunità ci saranno tante altre nuove iniziative che il Comune di Bolano potrà mettere in campo; penso alla razionalizzazione dell’uso dei beni immobili che l’ente detiene: il giorno che saranno trasferiti qui i servizi Asl e sociali del territorio, potremo davvero pensare con cognizione di causa ed efficacia come utilizzare gli immobili lasciati”.

Casa di comunità di Ceparana, inizia la demolizione dell'ex delegazione comunale

“Si tratta di un primo risultato importante che viene raggiunto con un investimento da oltre 3 milioni di euro, il più importante legato al Pnrr per questa provincia: l’abbiamo voluto e credo sia motivo di grande orgoglio per questo territorio – le parole dell’assessore Giampedrone -. Certamente la Casa di comunità per noi sarebbe stato un risultato da chiudere dentro il mandato se avessimo potuto continuare nel nostro percorso, ma comunque avviare il cantiere è un punto di arrivo. La struttura che qui sorgerà darà risposte efficaci ed efficienti sia sanitarie sia sociosanitarie non solo ai cittadini di Bolano ma a tutto il comprensorio della media Val di Vara. Un altro esempio di capacità di dialogo istituzionale tra la Asl, il Comune e la Regione che è stata fondamentale per arrivare qui, in attesa poi di poter vedere completato l’intervento entro la fine del 2025”. “Con l’avvio della demolizione dell’edificio esistente – aggiunge in una nota l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – siamo nei tempi previsti per l’attuazione della struttura e degli investimenti programmati. Con le Case di Comunità, le Cot-Centrali operative territoriali e gli Ospedali di comunità arriviamo ad ottenere un nuovo modello di sanità territoriale con il quale il cittadino può trovare le risposte ai suoi bisogni sempre più vicino al luogo dove vive, in molti casi, direttamente a casa. Diventa così sempre più strategica la sinergia con i medici del territorio, con i quali continua il confronto finalizzato all’organizzazione del lavoro all’interno delle case di comunità. Con le Case di comunità traguardiamo l’obiettivo del Pnrr (Missione 6) ovvero potenziare la sanità territoriale avvicinando i servizi e le risposte di salute ai cittadini”.

“L’elemento che voglio sottolineare – ha detto infine il presidente Medusei – è che le Casa di comunità saranno fondamentali per abbattere le liste d’attesa, sia per le visite specialistiche, sia per il Pronto soccorso. Sappiamo che le code al Pronto soccorso, soprattutto nel fine settimana, sono una piaga della nostra sanità, non solo nazionale ma anche nella nostra provincia”.

Casa di comunità di Ceparana, inizia la demolizione dell'ex delegazione comunale

La palazzina sarà così organizzata:
• piano terra:
– CUP dotato di back office;
– prelievi;
– ambulatori (oculistica, cardiologia, ambulatori specialistici; medico medicina generale);
– sala ecografia;
– medico continuità assistenziale (con area riposo e servizio igienico riservato);
– coordinatore infermieristico;
– ambulatorio infermieristico;
– ADI/Spoke;
– IFEC;
– PUA virtuale;
– servizi igienici personale e utenti;
– attese pazienti;
– depositi;

• piano primo:
– vaccini;
– farmacia;
– ambulatori (consultorio, pediatra, neuropsichiatra);
– palestra massaggi;
– assistente sociale;
– educatore;
– area amministrativa (operatore protesica, direzione, PO, sala riunioni)
– servizi igienici personale e utenti;
– attese pazienti;
– depositi e archivio.

Il parcheggio troverà spazio nell’area attualmente inutilizzata, posta a nord del parcheggio esistente di proprietà comunale. Saranno ricavati 11 posti auto e 6 posti per motocicli. Ulteriori stalli verranno ottenuti dalla revisione dell’area: 10 posti auto (di cui 2 per disabili) di fronte all’ingresso dell’edificio e 7 posti auto sul fronte opposto.

Il progetto si inserisce nel piano di riforma di settore del Pnrr finalizzato alla definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale.
Sul territorio di Asl 5 le case di comunità saranno cinque. Due su Spezia: la prima a Bragarina, in via Sardegna i cui lavori sono già conclusi e attende soltanto la predisposizione dei documenti necessari alla consegna; la seconda in via XXIV Maggio il cui termine lavori è previsto per la fine di gennaio 2025.
A Luni i lavori sono iniziati a dicembre 2023 e dovrebbero concludersi entro maggio 2025; a Sarzana inizieranno per la fine di novembre 2025 e andranno avanti per 210 giorni.
Le Case della Comunità, integrate agli Ospedali di Comunità e alle Centrali Operative Territoriali, intendono garantire in modo coordinato l’erogazione dei seguenti servizi, anche attraverso la telemedicina:
• equipe multiprofessionali (MMG, PLS, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri e altre figure sanitarie e sociosanitarie);
• presenza medica e infermieristica almeno 6 giorni su 7;
• punto Unico di Accesso (PUA) sanitario;
• alcuni servizi ambulatoriali per patologie ad elevata prevalenza (cardiologo, pneumologo, diabetologo, ecc.);
• servizi infermieristici sia in termini di prevenzione collettiva e promozione della salute pubblica, inclusa l’attività dell’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC), ambulatorio medico per la gestione integrata delle patologie croniche;
• programmi di screening;
• sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale;
• partecipazione della Comunità e valorizzazione co-produzione, attraverso le associazioni di cittadini, volontariato.

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