Diciassette giocatori di proprietà, due prestiti di facile riscatto, una cessione temporanea con opzione e contro opzione e solo due calciatori che a fine anno torneranno certamente ai loro club di appartenenza. Lo Spezia che esce dal calciomercato estivo 2024 è una squadra rinnovata e di patrimonio, con quasi tutta la rosa legata alla maglia bianca a titolo definitivo e diversi giovani in rampa di lancio. Un anno dopo la grande paura, la lezione è imparata e l’idea di fare la differenza in serie B con gli elementi che si distinsero in serie A definitivamente abbandonata.
L’organico uscito dal lavoro portato avanti da Macia e Melissano fino ai primi di agosto e da Melissano in solitaria nell’ultimo mese di trattative è pensato con il metro della continuità che – sempre se la proprietà americana della famiglia Platek confermerà il proprio “commitment”– dovrà riportare il club nel club degli habitué della parte sinistra della classifica. Come fu dopotutto per quasi un decennio con la proprietà Volpi e con alcuni principi di gestione uguali, a partire dal controllo primario del costo azienda e passando per la catena di trasmissione con il settore giovanile.
Per ora al Ferdeghini si parla però tassativamente solo di salvezza nonostante il buon inizio in campionato, con il focus ribadito in poche ore dal tecnico Luca D’Angelo (“mantengo la posizione che ho preso a inizio stagione: fare i punti che servono per salvarsi”) e dal direttore sportivo Stefano Melissano (“in ufficio ho scritto -38, che sono i punti che servono alla salvezza”). Proprio D’Angelo peraltro guida la truppa dei contratti lunghi, con un accordo fino al 2027 che prevede l’estensione al 2028 in caso di promozione.
La lista dei calciatori di proprietà è lunga. Tra questi Hristov e Candelari freschi di rinnovo al 2028 e altri tre calciatori che hanno sul piatto l’estensione già formulata dalla società. Sono Bertola, per cui si attende con ottimismo una risposta la prossima settimana, il terzino Reca, che ha aperto all’idea di spalmare e adeguare il proprio ingaggio alla serie B, e infine Cassata che orma si staglia come uno dei personaggi carismatici della squadra. Tra i nuovi chi è arrivato a titolo definitivo sono Soleri, Djankpata e Colak, ma di fatto sono “nuovi” anche Nagy e Vignali per cui è stato esercitato il riscatto al termine della scorsa annata.
Tre i prestiti con riscatto. Due sono di fatto giocatori già dello Spezia. Per Sarr dalla Cremonese la clausola che lo legherebbe allo Spezia a titolo definitivo si attiva da febbraio 2025, quando alla prima presenza scatterà l’obbligo di riscatto da parte del club aquilotto. Evenienza questa più che probabile, nonostante l’infortunio che in questo momento lo obblighi a rimanere lontano dal campo probabilmente fino alla sosta invernale. Anche per Gori il prestito è con obbligo assicurato dalla Juventus: il 28enne sarà un calciatore dello Spezia dal 1° luglio 2025.
Situazione leggermente diversa per Degli Innocenti. Il centrocampista dell’Empoli non è un’operazione corollario per il settore tecnico aquilotto, che lo vede potenzialmente anche come il futuro sostituto di Salvatore Esposito che, se confermerà questo inizio di stagione, difficilmente giocherà ancora in serie B nel 2025. C’è però da trovare un incastro finanziario oltre che tecnico. Lo Spezia può riscattare Degli Innocenti per 1.8 milioni di euro, ma i toscani si sono riservati il controriscatto per un milione. La quadra potrebbe arrivare dalla concomitante scadenza del prestito di Zurkowski in azzurro. Le due società ne riparleranno dalla prossima primavera.
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