Tra poco più di due settimane scatterà la seconda fase dei lavori per la copertura della curva Ferrovia dello stadio “Alberto Picco”. A soli quattro mesi dall’assegnazione dell’appalto a EXA Engineering per la parte progettuale, all’associazione temporanea d’impresa tra BP Benassi e Carlo Agnese per la parte costruttiva e a SEL Elettrotecnica per quella impiantistica, lo Spezia Calcio si appresta a vivere l’ultimo miglio e mezzo che conduce al completamento del progetto Platek di rifacimento dello stadio cittadino.
Dopo aver lavorato nel sottosuolo per tutta l’estate per gettare le fondazioni, presto si passerà alla parte in elevato. Il cronoprogramma stilato dalla società prevede di partire solo dopo Spezia-Carrarese del 21 settembre prossimo con la messa in opera dei pali di sostegno, in modo da dover far convivere il cantiere con un unico evento partita. Si tratta di Spezia-Reggiana del 5 ottobre successivo. Sarà l’ultima partita con la curva Ferrovia aperta al pubblico, che i tifosi troveranno (meteo permettendo) già circondata da quattordici pali verticali di acciaio saldamente ancorati al suolo.
Da quel momento il cantiere ingloberà tutto l’intero settore, non più solo parte del piazzale, con la fase di creazione della rete di sostegni di acciaio che sorgerà sulla testa degli spettatori. Settore dunque chiuso al pubblico da metà ottobre fino a ridosso di Natale. Il panorama del Picco aperto per tre quarti sarà dominato a partire dall’autunno da due grandi gru che dovranno issare in posizione un traliccio lungo cento metri, l’architrave di tutto il progetto. Per rendersi conto quanto sia delicata (e spettacolare) l’operazione, basta dare un’occhiata a quanto successo a Bergamo il mese scorso, quando un manufatto del tutto simile è stato messo in posizione al Gewiss Stadium tra la curva Nord e la curva Sud.
Saranno i due mesi decisivi per terminare tutta l’operazione e riaprire in tempo per ospitare Spezia-Mantova del 26 dicembre con tutto lo stadio agibile e la curva Ferrovia coperta. Dopo la posa del grande arco, il tocco finale sarà il posizionamento della copertura vera e propria, che sarà assicurata alle travi e stesa verso la parte posteriore della curva. A quel punto il disegno dei Platek, che commissionarono il progetto meno di tre mesi dopo il loro arrivo in Italia, sarà quasi completato. L’ultimo tocco è sarà il rifacimento dei servizi igienici, di pari passo con la copertura.