Via libera da Palazzo civico allo sviluppo di una ricerca sulla storia della Spezia in età medievale e moderna. L’iniziativa, approvata con recente deliberazione dell’amministrazione comunale, si concentrerà in particolare sul periodo che va dalla fine del XII secolo a tutto l’Ottocento, con la finalità di indagare e approfondire la nascita, la crescita e lo sviluppo della città, la sua vita associata, i risvolti amministrativi. Lo studio sarà condotto avvalendosi delle competenze tecniche e scientifiche, di elevata qualificazione a livello nazionale, messe a disposizione dal Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia (Dafist) dell’Università di Genova; nella deliberazione si approva anche lo schema dell’accordo che regolera i rapporti tra Comune e Dipartimento dell’ateneo genovese.
La ricerca avrà la durata di due anni, con decorrenza dalla data di stipula dell’intesa tra le parti. La responsabilità scientifica della ricerca per l’Università di Genova è affidata al prof. Paolo Calcagno, mentre per il Comune della Spezia il responsabile scientifico è stato individuato in Andrea Marmori, direttore del Museo Lia nonché del Polo museale composto da Lia, Sigillo e mostra permanente La città che cambia. La Spezia da Agostino Fossati ai giorni nostri.
Alla fine del primo anno di lavoro è previsto un momento di presentazione pubblica dei risultati provvisori della ricerca, sotto forma di incontri aperti alla cittadinanza. Oltre alla presentazione in forma pubblica, alla fine del primo anno sarà depositata presso il Comune della Spezia una corposa relazione attestante i risultati intermedi conseguiti. Quindi, entro gennaio 2027 dovrà essere presentata una relazione finale, con stampa di almeno 300 copie della monografia risultato del lavoro, che dovrà essere condivisa preventivamente con il direttore Marmori (il quale altresì dovrà già ricevere ogni sei mesi una sintesi dei risultati).
I costi per lo svolgimento dell’attività connessa alla ricerca, correlati a personale impiegato, assegni di ricerca, spese per viaggi e trasferte saranno sostenuti direttamente dal Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia, con il Comune della Spezia che erogherà un contributo complessivo di 60mila euro a titolo di rimborso forfettario di tali spese.