Sarr 6,5 – Se lo Spezia la tiene in piedi è soprattutto merito suo, che nel primo tempo salva almeno due gol con due grandi interventi, prima su Antonucci e poi su Bastoni. Dopo una grande partita, la grande sfortuna. Una brutta caduta lo fa uscire anzitempo, dolorante. Si teme la rottura del braccio, non ci voleva e non se lo meritava.
Wisniewski 4,5 – Due partite in pochi giorni, forse, non fanno ancora per lui. Prestazione disastrosa per il centrale polacco, che regala il gol del vantaggio con un passaggio scellerato e apre per tutto il tempo in cui gioca l’autostrada a Kargbo. Rimandato. (Dal 62’ Vignali 6 – Entra, fa un po’ di fatica quando si sposta a sinistra, ma con tenacia e determinazione la porta a casa. Più di cuore che di altro, ma basta questo).
Hristov 6,5 – Kargbo è un osso duro, per un tempo gli fa venire il mal di testa ma nella ripresa se lo mangia, anticipandolo sempre, facendolo innervosire, disinnescandolo. Risposta da capitano vero, generale nella battaglia.
Bertola 8 – Ma che giocatore è diventato? Eroe per una notte, propizia il gol del pareggio di Soleri e poi, al minuto numero 101, la fa vincere allo Spezia con un colpo di testa alla Crespo. Il più pulito dei difensori, diventa anche il pericoloso degli attaccanti. Bravissimo.
Mateju 6,5 – Da quinto fa un po’ di fatica, specie quando deve andare al cross, ma prova a dare una mano ad un Wisniewski in apnea. Meglio da terzo, quando nel secondo tempo chiude ogni tentativo del Cesena.
S. Esposito 6,5 – Due cross che ancora una volta portano a due gol dello Spezia. Prova a prendere per mano lo Spezia nel momento di maggiore difficoltà, quando anche lui stesso non riesce a trovare la posizione e si trova spesso preso in mezzo dal Cesena. Ma con grande carica prova a
Nagy 5,5 – Dopo la buona prova di Cosenza un nuovo passo indietro. Lo Spezia nel primo tempo fa tanta fatica a livello di posizione, con il Cesena che arriva da tutte le parti indisturbate. Prova a mettere le pezze dove può, ma non ha il dono dell’ubiquità e ne esce travolto. (Dal 46’ Bandinelli 6 – Entra per sbagliare quasi ogni cross, ma nel finale è preziosissimo, con lo Spezia in dieci e un attaccante in porta, a prendere falli e secondi preziosi. Riparte da quel finale, per cambiare anche il resto).
Aurelio 6 – Dal suo lato il Cesena è più mansueto. Non commette grandi errori, così come non è un fattore in avanti. Esce all’intervallo. (Dal 46’ Cassata 6 – Entra con garra spezzina, a dare una mano dove lo Spezia ha un’emorragia. Ci mette cuore, impegno e quella qualità che può mettere. E serve tantissimo).
Candelari 6 – Un solo squillo nella sua prima da titolare in stagione, un destro secco che fa la barba al pallo sfiorando il pareggio dello Spezia. Nel resto del match fatica a trovare la posizione, finendo per sparire piano piano. Ma almeno non molla fino alla fine. (Dal 72’ Falcinelli 6 – Prova a dare una mano nel finale, lottando su ogni pallone).
P. Esposito 5,5 – Inizia bene con due belle sponde per Di Serio, con cui si intende bene. Poi comincia ad essere anticipato ed esce piano piano dal match, senza riuscire ad incidere. (Dal 66’ Soleri 8 – Che ingresso per il nuovo attaccante-portiere dello Spezia. Entra, sfiora il gol, poi segna da rapace, il primo al Picco. Poi si fa male Sarr e con personalità e spirito di squadra vola in panchina a prendere la maglia di Mascardi).
Di Serio 6 – Meglio di Pio, si sbatte tantissimo e non demorde quando il Cesena inizia ad anticiparlo di continuo. Non è ancora il giocatore dell’anno scorso, si vede in campo, ma la voglia e la rabbia è sempre quella. E il gol arriverà.
Allenatore: Luca D’Angelo 6,5 – È vero che il Cesena gli incarta lo Spezia per oltre un’ora, ma se i tre punti restano al Picco un motivo ci sarà. Terza vittoria di fila, in rimonta, in casa, squadra plasmata a sua immagine e somiglianza. Anche quando gioca male questo Spezia non muore mai. E se non è un suo merito…
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