Hanno fatto la scelta giusta chiamando il 112, di essere truffati, davanti a una richiesta di ben 8mila euro e garantendo alla giustizia una coppia che aveva messo in scena il solito “trucchetto” del finto incidente provocato dal figlio. Protagonista della vicenda una coppia di pensionati spezzini che ieri pomeriggio, verso le 17, hanno ricevuto una telefonata nella quale un finto maresciallo dei Carabinieri e di un altrettanto inesistente avvocato. I due sostenevano che il figlio dei pensionati avesse provocato un brutto incidente stradale a seguito del quale sarebbero stati necessari almeno 8mila euro per scongiurare che il congiunto finisse in galera.
La coppia però ha chiamato i Carabinieri, quelli veri, seguendo passo passo tutte le istruzioni. Con fare discreto i militari si sono messi in appostamento, mentre dalla Centrale veniva consigliato alla coppia di mettere insieme quanto richiesto dai truffatori mentre sul posto venivano inviati, quasi simultaneamente, i militari del Radiomobile. Tutta l’operazione si è svolta in pochi minuti. Conclusa la telefonata con la Centrale operativa alla porta dei coniugi si è presentato il sedicente avvocato che ha preso denaro e gioielli. L’uomo è stato immediatamente fermato assieme al suo complice che l’attendeva su un’utilitaria a pochi metri dal portone dello stabile. A finire in manette due uomini di 31 e 49 anni di origine campana. I due sono stati arrestati in flagranza di reato per truffa aggravata e a disposizione della Procura della Repubblica, nella mattinata odierna saranno giudicati con rito direttissimo presso il Tribunale della Spezia.
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