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Gli appuntamenti

Il Festival della Mente si prepara per il gran finale: il programma del 1° settembre

Foto scattate da: Laila Pozzo, Claudio Sforza, Giacomo Maestri, Adolfo Fredian

La terza giornata del Festival inizierà alle 9 al fossato Fortezza Firmafede con il workshop di tecniche del movimento, respiro e meditazione di Yoga Kundalini Coltivare il flusso della gioia spontanea della yogi Chandra Costanza Coletti.
Alle 9.45 al cinema Moderno, il neurobiologo Pierre Magistretti replicherà la conferenza Mente e corpo: un legame che produce gratitudine spiegando come la gratitudine non è solo un concetto prodotto dal nostro cervello, ma soprattutto un’esperienza vissuta dal nostro corpo.
Alle 10 in piazza Matteotti, si proseguirà con la replica dell’incontro Il delitto Matteotti o dell’ingratitudine dello storico Alessandro Barbero per approfondire una delle pagine più drammatiche del Novecento italiano: la tragica vicenda dell’uccisione di Giacomo Matteotti. L’evento sarà trasmesso anche in streaming.
L’urbanista Elena Granata dialogherà insieme all’architetta Annalisa Metta nell’incontro La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali, alle 10.15 al Teatro degli Impavidi: una riflessione sul valore degli spazi che le città offrono gratuitamente, su quelle zone di non-consumo ormai date per scontate.
Alle 10.45 allo Spazio Hera replicherà Grazie! Quello che non abbiamo mai detto ai nostri figli e studenti, il dialogo con gli psicologi Loredana Cirillo e Filippo Rosa sull’importanza di ringraziare figli e studenti per ciò che, ogni giorno, insegnano agli adulti, e per le emozioni che sono in grado di generare. L’incontro è a ingresso gratuito, grazie al supporto del Gruppo Hera.

Alle 11.45 al cinema Moderno, l’antropologa Irene Borgna e l’alpinista Nives Meroi saranno le protagoniste di Gratitudine ad alta quota, un dialogo per spiegare quale sia il vero significato dell’arrampicata e di come questa conquista sia in grado di accendere in chi la pratica un profondo sentimento di umanità, un’ode alla vita e alla sua semplicità.

Saliranno sul palco in piazza Matteotti, alle 12, l’autore irlandese Colum McCann e lo scrittore Alessandro Zaccuri. Ne La gratitudine dell’ascolto viene messo al centro l’atto dell’ascoltare, oggi oltremodo necessario per empatizzare con un mondo sempre più diviso e un’umanità sempre più ferita. Prendendo spunto dai romanzi di McCann, i due scrittori dialogheranno su come le storie abbiano il potere di guarirci anche nei momenti più bui e di come raccontare significhi sostanzialmente condividere e colmare vuoti universali.

Alle 12.15 al Teatro degli Impavidi, la storica medievista Maria Giuseppina Muzzarelli sarà protagonista dell’incontro Una perla per dire grazie, un viaggio alla scoperta di questa affascinante gemma e delle mille storie che ruotano intorno ad essa. Da Oriente ad Occidente, da Shah Jahan a Lucrezia Borgia, la perla unisce storie di vita e di morte, ma soprattutto di gratitudine.

Lo psicoterapeuta Matteo Lancini, alle 15 in Piazza Matteotti, nella conferenza Oltre la gratitudine: gli adolescenti e la fragilità adulta, si interrogherà su quale sia l’atteggiamento migliore per un genitore-educatore e di come l’ansia e la violenza giovanile siano manifestazione del celebre mandato paradossale «Sii te stesso a modo mio»: una meditazione sull’attuale condizione dei giovani, portatori di contraddizioni e fragilità sempre più simili a quelle dei propri genitori.

Alle ore 15.15 al Teatro degli Impavidi, l’editore e direttore di Classica HD Piero Maranghi attraverso l’incontro Grati e ingrati. Narrazione semiseria attraverso la storia della musica ripercorrerà aneddoti, episodi e grandi eventi che hanno animato due secoli di storia della musica. Dal binomio Verdi-Wagner al controverso rapporto tra Stravinskij e l’impresario Diaghilev, Maranghi offrirà una panoramica delle connotazioni assunte dai valori della gratitudine e dell’ingratitudine nelle vite dei più grandi compositori.

Lo psicoanalista Massimo Recalcati, alle 17 in piazza Matteotti, interverrà nella conferenza Miracoli del desiderio, un momento di riflessione su come il desiderio sia il vero miracolo portato in terra da Gesù: restituire la vista ai ciechi e l’udito ai sordi, rialzare i paralitici, risanare i lebbrosi, placare i folli, dominare gli elementi della natura e trasfigurare acqua putrida in vino sublime, moltiplicare pani e pesci e, soprattutto, far risorgere e risorgere dalla morte. Può essere tutto ciò un semplice prodigio naturale?

Alle 17.15 al Teatro degli Impavidi, lo chef Chico Cerea dialogherà con la scrittrice Camilla Beresani. In Essere pop con l’alta cucina indagheranno come si trasforma un prodotto culinario – come i famosi “Paccheri alla Vittorio” – in una ricetta leggendaria, ripercorrendo il successo di una famiglia che ha fatto la storia della ristorazione italiana. Da Vittorio, il ristorante di Brusaporto, è il più conosciuto tra i ristoranti tristellati italiani. Lì, i fratelli Cerea, figli di Vittorio, il fondatore, servono piatti squisiti e mai strampalati: la grande e riconoscibile cucina italiana.

 

Alle 19 salirà sul palco di piazza Matteotti lo studioso e scrittore del pensiero antico Matteo Nucci. Ne La gratitudine dei nemici Nucci analizza una relazione apparentemente paradossale, quella tra gratitudine e inimicizia. È proprio quando i nemici si sono scontrati, sfiorando le vette dell’odio, che la loro comune appartenenza al genere umano può far loro ritrovare il senso della grazia. Questo è quello che capita ad Achille nella scena finale dell’Iliade: dopo aver disprezzato, umiliato e ucciso Ettore, ne piange la morte insieme a Priamo: il suo acerrimo nemico altro non era che un uomo.

Lo scrittore Fabio Genovesi interverrà alle 21.15 in Piazza Matteotti con L’eterna grazia del render grazie. Fidarsi, affidarsi, rendere grazie: sono moti innati dell’animo umano. Ovunque l’uomo passi, nel chiuso delle chiese, di templi e caverne, ma ancor meglio all’aperto, lungo le strade, in mezzo ai boschi, in cima ai monti, restano per lui a dir grazie figure di pietra o di colore, di Madonne e di Santi. Nelle terre tra Liguria, Toscana ed Emilia si chiamano Maestà.

 

A chiusura della giornata saliranno sul palco del Teatro degli Impavidi, alle 21.30, l’attrice comica Alessandra Faiella e la violoncellista Chiara Piazza. Le due incanteranno il pubblico con Age Pride, un’arringa commovente e spietata in difesa della terza età, in cui la nuova vecchiaia è letta come una sfida, un compimento, il raggiungimento di una libertà interiore. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Lidia Ravera, diretto da Emanuela Giordano e prodotto dal Teatro Franco Parenti.

 

Sempre nella giornata di domenica attesi diversi appuntamenti per bambini e ragazzi.

Si parte alle 9.45 nella Sala studio dell’ex Tribunale con Io… e il mio robot intelligente (5-8 anni), un laboratorio a cura della Tata Robotica, Enrica Amplo, ingegnere e ricercatrice di Robotica educativa, pensato per avvicinare i più piccoli alla conoscenza delle nuove tecnologie, in particolare all’intelligenza artificiale, con l’aiuto di giochi interattivi. L’evento si ripeterà anche alle 14.45.

Alle 10 e alle 17.30, al Fossato fortezza Firmafede, appuntamento con il mondo animale grazie al workshop Calmo come un panda, agile come un gatto, in cui i bambini (dai 3 ai 6 anni) si divertiranno ad imitare i movimenti e le tecniche dei nostri amici animali per essere agili, flessibili e amorevoli proprio come loro. Grazie al respiro e al movimento i piccoli ritroveranno la giusta dose di calma ed energia nascosta! L’incontro è realizzato da Silvia Neri, responsabile del reparto di Pedagogia e didattica alla Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi di Milano.

Sempre alle 10 al fossato Fortezza Firmafede si terrà la replica del laboratorio di fotografia Tutti in posa, di Elisa Lauzana e Irene Lazzarin in cui i partecipanti (8-12 anni), giocando con abiti e accessori, avranno l’occasione di riflettere sulla rappresentazione di sé e scoprire i tempi di posa e i segreti della fotografia.

Ci si ritrova al Piazzale Fortezza Firmafede, a partire dalle 11.30, e nuovamente alle 16.15, per Semi di gratitudine, il laboratorio per bambini e ragazzi dai 10 ai 14 anni pensato da Elena Iodice, in arte Solfanaria, architetta e atelierista bolognese, dove creta e argilla si tramutano in opere d’arte, capaci di far germogliare, come un seme, la gratitudine.

Alle 11.30 e alle 15.45, al fossato Fortezza Firmafede si terrà Il gioco del buio (5-8 anni), un’esperienza unica per immergersi nell’oscurità, dove la vista è negata e l’immaginazione regna sovrana, alla scoperta di luoghi magici, strane creature, lucciole e stelle. A cura dell’illustratrice Claudia Palmarucci.

Alle 14.30 e alle 17, spazio a fili, corde, nastri e cime, simboli di unione e di gratitudine: Ti lascio un nodo (6-10 anni), ideato dall’artista visuale Mascia Premoli, è il laboratorio perfetto per lasciare un dono di riconoscenza fatto di gesti semplici e bellezza.

 

Il festival gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Liguria e di Rai Liguria.

 

Biglietti su www.festivaldellamente.it e a Sarzana presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi (informazioni nella sezione “Biglietti” del sito).

Biglietti: evento n. 43 extraFestival gratuito con prenotazione obbligatoria; tutti gli appuntamenti € 4,50; evento n. 38 € 9; evento n. 30 € 12. Tutti gli eventi dell’extraFestival sono gratuiti. Sui biglietti si applica una commissione prevista dal circuito di vendita.

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