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Ufficiale l'arrivo del croato

Gol in tutta Europa e il sogno realizzato di giocare in Italia: Antonio Colak è dello Spezia

Parallelamente lo Spezia cede a titolo definitivo Rachid Kouda al Parma, che lascia il centrocampista azzurro un anno in prestito in Liguria. Colak sceglie la maglia numero 17

Antonio Colak

Antonio Colak è un nuovo giocatore dello Spezia. L’attaccante croato, 31 anni il prossimo 17 settembre, arriva alla Spezia nell’ambito dell’operazione Kouda, ceduto al Parma per 4.5 milioni più bonus, il 10% della futura rivendita e il cartellino del bomber nato a Ludwigsburg, in Germania, valutato oltre due milioni. Firma con lo Spezia un contratto fino al giugno 2026. Un sogno che prosegue quello di Colak, che nel corso della sua avventura al Parma aveva raccontato come sin da bambino avesse l’ambizione di giocare in Italia, obiettivo realizzato la scorsa estate quando gli emiliani gli aveva affidato la maglia numero 9 dell’ambiziosa squadra di Fabio Pecchia, prelevandolo dai Rangers di Glasgow.

Ad Ibrox Colak era un idolo. Attaccante giramondo, era arrivato in Scozia con la stimmate del bomber di riserva, ma in una sola stagione ha saputo conquistare tutti. 18 gol tra tutte le competizioni, tra cui tre in Champions League, e titolo di capocannoniere della squadra scozzese, pari merito all’inglese Tavernier, che calciava i calci di rigore. Una pioggia di reti che aveva convinto il Parma ad investire oltre due milioni e mezzo per blindarlo con un triennale e regalare al tecnico Pecchia l’attaccante che non aveva a disposizione e che, forse, non avrebbe nemmeno voluto. Nonostante un grande feeling con la porta, Colak a Parma ha giocato pochissimo. Appena 654′ in tutto il campionato e tre reti, realizzate tutte nella prima parte di stagione, quando l’attaccante croato era solito subentrare a gara in corso con maggior continuità. Un gol vittoria contro il Pisa nel recupero, poi il sigillo nello 0-5 a Catanzaro e il gol della speranza contro il Venezia, che non ha evitato una sconfitta. Colak vede e bene la porta, ma per gli schemi del Parma di Pecchia sembrava tutto fuorché adatto.

Antonio Colak

 

Attaccante vecchio stile, Colak è un vero e proprio bomber d’area di rigore. Punta un po’ statica, non partecipa molto alla manovra della squadra ma è letale al primo pallone a disposizione. Lo è stato in tutta la sua carriera, praticamente da giramondo. Tanta Germania all’inizio, dal Norimberga all’Hoffenheim, passando per Darmstadt, Kaiserslautern e Ingolstadt, prima della maturazione definitiva e l’esplosione a casa, nel Rijeka degli spezzini Zoran Kvržić, Sluga e il presidente Miskovic. A Fiume segna 51 gol in 90 partite, che gli valgono la chiamata del PAOK Salonicco, con cui le cose non vanno benissimo. Decide quindi di partite per la Svezia, dove guida il Malmoe alla conquista del campionato con 14 gol in 26 partite, oltre ad altre cinque reti nelle qualificazioni Champions. L’Europa piace a Colak, che a Parma si presenta e sogna in grande, sperando di poter raggiungere le coppe europee disputate proprio in Grecia, Svezia e Scozia, con diverse reti anche nei preliminari di Champions League.

Già fluente in italiano (“Voglio imparare la lingua il prima possibile”, aveva detto nella sua presentazione a Parma), Colak è un bomber poliglotta. Oltre all’italiano e al croato, l’attaccante parla il tedesco, il polacco, il greco e anche il portoghese, che utilizzava proprio in Grecia per parlare con i compagni. Ambizioso e determinato, qualche anno fa era stato protagonista, suo malgrado, di una aggressione da parte di un avversario, il centrocampista dell’Osijek Eros Grezda, che dopo una semifinale di coppa croata con il Rijeka di Colak lo aveva atteso nel parcheggio per prenderlo a pugni in testa. Era l’estate 2020, l’ultima di Colak in Croazia, prima di spiccare il volo verso l’Europa dell’Ovest. Ora una nuova avventura in Italia, alla corte di Luca D’Angelo che sa come valorizzare i bomber con quelle caratteristiche. Tanta voglia per Colak di dimostrare il suo valore dopo l’anno in naftalina a Parma, in un reparto che adesso inizia a farsi piuttosto affollato con Di Serio, Pio Esposito, Soleri e Falcinelli. L’attaccante croato ha scelto la maglia numero 17.

Rachid Kouda al Parma

Parallelamente all’annuncio dell’acquisto di Colak, Spezia Calcio rende nota la cessione a titolo definitivo di Rachid Kouda al club crociato, che avrà a disposizione il giovane centrocampista solo dalla prossima stagione. Kouda firma un quadriennale con la squadra emiliana, che raggiungerà la prossima estate, dopo aver completato il campionato attuale di Serie B nell’organico della squadra di Luca D’Angelo.

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