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La nota del sindacato in risposta alla maggioranza

Cub Trasporti: “Gli ultimi incendi di autobus sono del 2023. Basta con la solita patetica e stanca propaganda politica”

La Cub Trasporti La Spezia replica alle dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza in vista del consiglio comunale straordinario di lunedì, quando la discussione verterà sulla difficile situazione del trasporto pubblico locale.
“Vengono messi in evidenza (ancora) il parziale rinnovo del parco mezzi, la gestione del 30 per cento del servizio in appalto, il finanziamento (ancora) ottenuto dal Mit, il tutto arricchito dalla solita, patetica e stanca propaganda politica. Premesso che la Cub Trasporti non tifa per alcuna organizzazione politica ed è caratterizzata esclusivamente dall’imprescindibile necessità di tutelare i diritti di lavoratori e cittadini, non si può non precisare che, purtroppo, episodi di autobus che si sono incendiati durante il servizio si sono verificati anche sotto la gestione dell’attuale amministrazione: l’ultimo, in ordine di tempo, è piuttosto recente e risale ad agosto del 2023″, ricordano i rappresentanti della Rsa in Atc esercizio.

“Continuare ciclicamente dal 2017 a sponsorizzare l’acquisto di nuovi autobus, è per noi segnale di scarse positività di cui vantarsi, diventa patetico come patetico è diventato in questo contesto farne una becera propaganda politica. In merito alla gestione del servizio in appalto, la cosiddetta gestione “in casa”, è bene precisare che la quota dell’enorme cifra del 30% per cento è stata imposta dall’amministrazione in essere, che con un atteggiamento arrogante e dittatoriale, ha sistematicamente ignorato qualsiasi confronto, procedendo imperterrita secondo i propri piani. In questo modo, ha svenduto quella grossa parte del servizio in pochi anni, anziché nei dieci previsti dal piano industriale. Inoltre, la scelta della gestione “in casa”, peraltro condivisibile da un punto di vista sociale, è stata portata avanti solo ed esclusivamente agendo sulla qualità lavorativa e del servizio in generale, causando forti disagi ai dipendenti nell’espletare la loro professione e diminuendo costantemente il diritto alla mobilità dei cittadini. Ciò – prosegue il sindacato – ha contribuito ad arrivare alla grave crisi attuale, con la sopraggiunta difficoltà da parte dell’azienda appaltatrice di soddisfare l’enorme quantità di servizio concessole nonostante gli ingenti investimenti, sia in strutture che di organico, che la stessa ha promosso nell’arco di 20 anni di attività nella nostra provincia”.

“È opportuno quindi che le amministrazioni si interroghino seriamente sulle reali motivazioni della ormai inarrestabile fuoriuscita dei conducenti dal Tpl spezzino, poiché il solo acquisto di un certo numero di nuovi mezzi non sono sufficienti a risollevare le sorti del servizio pubblico di trasporto e tanto meno mettono in condizione i dipendenti di essere incentivati a continuare a prestare le proprie prestazioni lavorative presso l’azienda di Tpl Atc Esercizio visto anche i bassi salari e i disagi dell’impegno lavorativo. Nell’ultima settimana, attraverso un breve comunicato condiviso nella pagina web aziendale, la dirigenza rassicurava i cittadini sulla completa risoluzione di tutte le problematiche che hanno compromesso (e stanno compromettendo) il servizio negli ultimi mesi, proclamandosi pienamente efficiente per l’imminente ripresa del periodo scolastico. Ben venga questa dichiarazione da parte dell’azienda – rileva Cub Trasporti – ma riteniamo che sarebbe meglio se si informassero dettagliatamente i cittadini e i lavoratori sul modo e attraverso quali oggettive azioni la stessa può affermare di raggiungere la condizione dichiarata entro il 14 di settembre. Siamo stanchi di leggere dichiarazioni, sotto forma della solita sterile e dannosa propaganda politica, a “discolpa” per la mole dei disservizi resi all’utenza: i cittadini hanno bisogno di un servizio degno che tuteli e soddisfi pienamente il loro diritto alla mobilità. Rinnoviamo quindi l’invito alla cittadinanza a prendere iniziative insieme ai lavoratori per garantire il fondamentale tema del servizio di trasporto pubblico locale, organizzandosi affinché il diritto alla mobilità non si riduca a privilegio di pochi”.

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