L’incastro va in porto a poco più di 24 ore dalla fine del calciomercato estivo. Lo Spezia cede Rachid Kouda al Parma, se ne garantisce il prestito per un’altra stagione, incassa il cartellino di un nuovo centravanti (Antonio Colak) e soldi cash che finiscono nella gestione finanziaria del club e in un nuovo giovane da lanciare. Si tratta di Halid Djankpata, 19enne nato in Togo da genitori del Benin ma di passaporto italiano, essendo arrivato nella Penisola a pochi mesi di vita, che era nel mirino ormai da qualche giorno. E’ questo il disegno che si va delineando, con pochi dettagli ancora da limare.
Stefano Melissano si porta così a casa l’ex capitano dell’under 21 dell’Everton che, non avendo trovato la strada per debuttare in Premier League, torna in Italia pochi mesi dopo essersi conquistato la maglia della nazionale azzurra under 19. Proprio come Kouda ha iniziato a giocare a calcio da piccolissimo in Lombardia, prima nell’Usmate e poi nel Casati Calcio Arcore. Già da bambino messo nel mirino da Atalanta e Brescia, rinuncia a causa della difficoltà a trasferirsi a passare nei club professionistici.
A 11 anni la famiglia lascia l’Italia e si trasferisce in Inghilterra, per la precisione a Liverpool, dove entra invece nel settore giovanile dell’Everton a partire dal 2016 fino a diventare il capitano della Primavera e poi raggiungere la squadra riserve, con cui gioca una trentina di volte. Nel 2021 l’ascesa viene rallentata da un problema a un ginocchio che gli fa perdere mezza stagione. E’ forse questo il passaggio che gli fa perdere l’abbrivio in un contesto molto competitivo come quello del calcio inglese. Tuttavia l’Everton gli offre l’estate scorsa il primo contratto da professionista con scadenza nel 2025, che ora lo Spezia si appresta a ereditare con prolungamento.
Da piccolo fa l’attaccante, ma con il tempo si mette in evidenza come centrocampista di ragionamento e infine a mezzala di inserimento, con Pirlo e Pogba come modelli. Nella rosa di Luca D’Angelo arriva proprio con queste caratteristiche di centrocampista tuttofare. Potrebbe quindi entrare nella rotazione sia come sostituto di uno tra Salvatore e Nagy che di uno tra Bandinelli e Kouda stesso. Starà a D’Angelo scoprirlo, forse sgrezzarlo, e farlo entrare nelle rotazioni.