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"per una liguria più giusta, vivibile e sostenibile"

Regionali, Pci e Potere al Popolo: “Fronte popolare fuori da logiche sfruttamento portate avanti da giunte centrodestra e centrosinistra”

Pci e Potere al Popolo

“Abbiamo deciso di scendere in campo e lavorare ad un fronte popolare che unisca tutti i soggetti che si oppongono allo stato di cose presenti, proponendo un modello alternativo incentrato sulla vivibilità della Liguria, fuori dalle logiche di sfruttamento umano e territoriale portate avanti dalle giunte regionali di centrodestra e centrosinistra”. Lo annunciano in una nota congiunta la federazione ligure del Partito comunista italiano e Potere al popolo Liguria. Per le due forze politiche “la recente inchiesta sulla corruzione in Liguria ha messo in luce i torbidi legami tra la politica regionale e il mondo imprenditoriale, dove logiche clientelari e fiumi di denaro dettano l’agenda dei nostri governanti”. E l’iniziativa del fronte popolare alle regionali, spiegano, è intrapresa “per contrastare il ‘modello Genova’ e costruire una Liguria diversa, che metta al centro gli interessi dei cittadini, dei lavoratori”. La proposta di un polo della sinistra alternativo a centrodestra e centrosinistra è stata lanciata nelle scorse ore anche da Rifondazione comunista.

Prosegue la nota: “Lottiamo per garantire un salario minimo di almeno 10€ per i lavoratori in appalto della regione, per un rilancio del sistema sanitario pubblico, volutamente svilito e reso inefficiente col solo fine di legittimarne la svendita ai privati, difendere l’ambiente dalla cementificazione e dalla lottizzazione del litorale, sottratto al popolo per essere svenduto ai privati. Continueremo nelle istituzioni la lotta contro l’installazione di nuovi ecomostri come il biodigestore di Saliceti o il rigassificatore di Vado Ligure, impegnandoci a promuovere uno sviluppo ecosostenibile che tuteli la vivibilità del territorio, la salute pubblica oltre che il nostro patrimonio naturale e culturale. Proponiamo di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, l’adozione di energie rinnovabili e il rinnovamento di una rete di trasporti pubblici di qualità, ecologici e accessibili. È cruciale garantire anche la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologici, investendo in opere di prevenzione contro frane e alluvioni, che sono una minaccia costante per la nostra regione. Lottiamo per lanciare un nuovo modello di Liguria che rilanci i borghi abbandonati dell’entroterra e ponga fine al problema delle case sfitte, garantendo il diritto alla casa con un tetto per tutti e contrastando la trasformazione delle nostre città in costose vetrine ad uso e consumo esclusivo dei turisti a discapito dei residenti”.

Pci e PaP sottolineano poi che “di fronte agli appelli all’unità provenienti dal centrosinistra, è necessario ribadire che non siamo e saremo mai disposti a metterci alla coda di uno schieramento che ci imporrebbe un’agenda politica che, pur mascherandosi dietro proclami di sinistra, nei fatti è indistinguibile da quella della destra. Non possiamo accettare di essere complici di un progetto che tradisce i valori in cui crediamo, replicando le stesse politiche di privatizzazione, cementificazione e tagli ai servizi pubblici”. E aggiungono: “Condanniamo inoltre fermamente l’uso strumentale che il centrosinistra fa dell’antifascismo, ridotto a semplice retorica propagandistica per marcare una diversità dalla destra che, nei fatti e nelle priorità, non esiste. Questo svuota l’antifascismo dei suoi contenuti e valori autentici, trasformandolo in un mero slogan elettorale”.

Concludono le due forze politiche: “Il nostro intento riguarda la costruzione di un progetto che rappresenti l’unica vera prospettiva unitaria per tutti coloro che sono impegnati per l’affermazione di un’alternativa alle logiche di sfruttamento e speculazione che hanno dominato finora, dove l’antifascismo non è relegato a mero folklore o strumento propagandistico, ma si concretizza nella lotta per una società più giusta. Insieme, possiamo costruire una Liguria più giusta, vivibile e sostenibile, una regione che appartenga davvero a chi la vive e la ama”.

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