Il Festival della Mente, diretto da Benedetta Marietti e promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, si terrà dal 30 agosto al 1 settembre. Viviamo in un tempo neoliberista, sottoposto a una logica di mercato che orienta l’agire umano secondo un mero calcolo dei vantaggi. La logica che è alla radice della vita è però un’altra, è quella della cura, senza la quale la vita non può essere conservata, non può fiorire e non può essere riparata.
Se il tempo presente è segnato da un alto grado di incuria e di violenza, la società resiste perché c’è chi sa agire secondo l’etica della cura, come ad esempio, sanitari, docenti, assistenti sociali, impiegati, amministratori delle istituzioni pubbliche. Quando si agisce senza calcolo accade di provare un piacere etico: è la gioia di sapere di fare il necessario. La parola “gioia” in greco è detta con il termine charis, che indica anche la gratitudine tema di questa edizione del festival.
Luigina Mortari insegna Epistemologia della ricerca qualitativa alla Facoltà di Medicina dell’Università di Verona, dove dirige il centro di ricerca MELETE sull’etica della cura. I suoi campi di ricerca sono la filosofia e l’etica della cura, le teorie e i metodi di ricerca qualitativa. Ha pubblicato 22 libri e molti articoli scientifici. Attualmente è impegnata nella costruzione delle Scuole di Cura. Tra i suoi ultimi lavori: La sapienza politica (2024), Aver cura di sé (2019), La sapienza del cuore (2017), Filosofia della cura (2015), usciti per Cortina. MelArete. Cura, etica, virtù (2019), Spiritualità e politica (2018) pubblicati da Vita e Pensiero.