“Beh, è stato il mio ministro della Giustizia… non so se si candiderà, conoscendolo non ho ancora capito che vuol fare”. Così Matteo Renzi stamani su La7, a Coffee Break, rispondendo al conduttore Andrea Pennacchioli, che gli aveva chiesto se quello di Andrea Orlando è un nome interessante e importante in ottica candidato presidente della Regione Liguria. Contestualmente, il leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio è stato interpellato anche sulla possibilità del ‘campo largo’ in Liguria. “Il campo largo non parte da Genova (dove, ha ricordato il conduttore, Italia Viva è parte della maggioranza che sostiene il sindaco di centrodestra Marco Bucci, ndr) – ha detto Renzi -; poi naturalmente ci sono le elezioni in Liguria, come in Emilia-Romagna e in Umbria. Il campo largo parte da un giudizio su Giorgia Meloni, questo è il tema chiave: io ritengo che il governo Meloni non stia andando bene. A me la compagine guidata da Giorgia Meloni, con Salvini, Vannacci e compagnia brutta non piace. E ritengo che sia una compagine di governo che alimenta più le tensioni, l’atteggiamento di paura verso il diverso. Alla luce di questo abbiamo detto: se vogliamo un’alternativa – e sottolineo: se la vogliamo -, l’unico modo per costruirla è mettere insieme esperienze diverse: questo è un passaggio molto importante. E’ chiaro che io ho delle idee diverse da Elly Schlein, dal Movimento cinque stelle, da Avs, da larga parte del Pd; questa diversità però è una diversità che va tenuta insieme; come fa il centrodestra, ma come fa la sinistra in tutto il mondo”.
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Il quadro (parziale) delle possibili candidature
"riprendere progetto unitario e condiviso"