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Cosenza-spezia 0-0

Punto da squadra vera, a Cosenza un’altra prestazione rassicurante

Nonostante il precoce infortunio di Elia, la squadra di D'Angelo si dimostra quadrata, tiene a bada gli smaniosi calabresi e va vicino a segnare con due azioni da calci da fermo del micidiale Salvatore Esposito. Nel finale soffre il giusto e porta a casa un pareggio che continua la striscia di imbattibilità.

Francesco Cassata (ph Spezia Calcio)

COSENZA-SPEZIA 0-0

 

COSENZA (3-4-1-2): Micai; Venturi, Camporese, Caporale; Ciervo, Charlys, Florenzi (25’st Jose Mauri), D’Orazio (15’st Ricciardi); Kouan (25’st Rizzo Pinna); Fumagalli (43’st Zilli), Mazzocchi (15’st Sankoh). (Baldi, Vettorel, Dalle Mura, A.Hristov, Cimino, Martino, Kourfalidis).

All. Massimiliano Alvini.

SPEZIA (3-5-2): Sarr; Wisniewski, Mateju, Bertola; Elia (18’pt Vignali), Nagy (25’st Bandinelli), S.Esposito, Cassata (35’st Candelari), Aurelio; Soleri (25’st P.Esposito), Di Serio (35’st Falcinelli). (Mascardi, P.Hristov, Ferrer, Degli Innocenti, Reca, Benvenuto, Giorgeschi).

All. Luca D’Angelo.

Arbitro: Davide Di Marco (Ciampino).

Assistenti: Paolo Laudato (Taranto), Andrea Niedda (Ozieri).

Quarto: Domenico Castellone (Napoli).

Var e Avar: Federico Dionisi (L’Aquila), Gianpiero Miele (Nola).

 

Ammoniti: D’Orazio, Mateju, Charlys, Cassata, S.Esposito

Angoli: 5-6.

Recupero: 2′ e 4′.

 

Commento.

Lo Spezia torna da Cosenza con un punto che significa 5 punti in classifica e terzo risultato utile in altrettante giornate di campionato. Contro la formazione dell’ex Alvini gli aquilotti conducono il gioco per un’oretta di gioco nonostante l’infortunio dell’uomo più abile nell’uno contro uno, il prezioso Salvatore Elia costretto a uscire prima del ventesimo. Aquilotti bravi a imbrigliare i padroni di casa e vicini al vantaggio in due occasioni, entrambe ispirate dal piede del solito Salvatore Esposito. Nella ripresa i calabresi hanno una panchina più lunga e prendono campo nell’ultimo quarto d’ora, ma lo Spezia gioca ordinato e concede solo un’occasione nitida che Sankoh spreca. Nel settore ospiti, applaudono i 54 arrivati dalla Spezia, è un’altra prova rassicurante da parte della squadra di D’Angelo che anche questa volta l’ha preparata a meraviglia.

 

Pre partita.

Terzo turno e terzo scoglio duro per lo Spezia di Luca D’Angelo nella serie B 2024/25, che arriva allo stadio di Cosenza con 4 punti in classifica grazie al pareggio di Pisa e alla vittoria casalinga contro il Frosinone. Il primo turno infrasettimanale della stagione porta sul campo di Massimiliano Alvini, ex non rimpianto, che dieci mesi fa veniva esonerato con la squadra in fondo alla classifica. I calabresi hanno perso Tutino e Antonucci ma rimangono una squadra difficile da affrontare.

D’Angelo sceglie di cambiare chirurgicamente. Fuori Petko Hristov che è tornato nelle ore precedenti alla trasferta dopo essere diventato padre negli scorsi giorni, al suo posto Wisniewski. In attacco turn over completo con Soleri e Di Serio per Pio Esposito e Falcinelli. In panchina anche Bandinelli per Cassata e a riposto anche Candelari, che ha accusato un problemino nella rifinitura e non verrà rischiato dal primo minuto.

 

Cronaca.

Il Cosenza cerca subito di imporre un ritmo alto alla partita, tanto da dover ripetere il calcio d’inizio per aver invaso la metà campo aquilotta prima ancora che la palla fosse mossa. Entrambe le squadre hanno forse il miglior giocatore da superiorità numerica sulle rispettive fasce di destra: Elia per i bianchi e Ciervo per i padroni di casa, che se la dovrà vedere con Aurelio. La partita tuttavia scorre equilibrata fino al decimo minuto, quando una spiazzata centrale di Soleri con la testa prende in controtempo la difesa del Cosenza, si incunea Elia nello spazio e tocca il pallone per primo in area prima che D’Orazio lo abbatte.

L’arbitro Di Marco segna il calcio di rigore, poi però scatta la revisione Var per determinare se il fallo si è in effetti consumato all’interno dell’area. Passa circa un minuto e il direttore di gara rivede la decisione: punizione dal limite su cui Salvatore Esposito impegna Micai con i pugni. Campanelo d’allarme al 15′ quando Elia si ferma dopo uno scatto per chiudere Ciervo, il calciatore lamenta un dolore che lo obbliga alle cure a bordo campo. Dovrà essere cambiato, dentro Vignali. Lo Spezia perde moltissimo in fatto di imprevedibilità e capacità di dribbling.

E allora squadre che si allungano un po’ e gioco che si fa più frenetico. Ne approfitta Aurelio che vince un contrasto e conquista un calcio d’angolo come sempre battuto benissimo da Salvatore sulla testa di Bertola, che colpisce di testa verso la porta ma trova Mateju sulla strada (21′). Meglio gli aquilotti comunque in questa fase, che tengono il campo e schiacciano il Cosenza nella propria metà campo. Di chiare azioni da gol però al momento non se ne sono viste.

Fiammata di Fumagalli al minuto 31, quando l’attaccante ex Como decide di mettere a referto il primo tiro in porta dei suoi dai 25 metri, trovando i pugni di Sarr. Di là ecco Di Serio che si fa rimpallare una conclusione della difesa e subito Micai a lanciare lungo per la ripartenza, secondo tentativo di questo tipo in pochi minuti. La palla arriva a Fumagalli che conquista una punizione battuta malissimo, ma in qualche modo sfera tra i piedi di Caporale da buona posizione e tiro alto (33′).

Al minuto successivo Spezia vicinissimo al gol. Ancora un calcio d’angolo al bacio di Salvatore, questa volta è la testa di Wisniewski che devia in area piccola dove Fumagalli tocca goffamente e spara sulla propria traversa (35′). Cosenza graziato dal legno che respinge il pallone fuori dall’area, l’azione sfuma. A rendere meno fluidi il gioco di entrambe ci pensa oltretutto il terreno di gioco, davvero in condizioni precarie, anche a causa di un temporale pomeridiano sul Marulla. Il primo tempo finisce 0-0.

Si riparte come era finita la prima metà, ovvero con un calcio d’angolo per lo Spezia. In mancanza di Elia sulla destra, i bianchi scelgono prevalentemente la fascia sinistra dove Aurelio e Cassata mostra un buon dialogo. E’ proprio il santerenzino a fornire il cross su cui Micai deve concedere il corner per anticipare Di Serio. Di là invece il più cercato è Mazzocchi, che prova a gravitare nella zona di Wisniewski per sfruttare forse il suo passo più rapido.

E’ in ogni caso una partita non bellissima e senza valori tecnici eccelsi, sebbene l’agonismo la renda comunque abbastanza piacevole. All’ora di gioco i cambi di Alvini: Sankoh e Ricciardi per Mazzocchi e D’Orazio. E’ però lo Spezia ad andare di nuovo vicino al gol e di nuovo da un calcio d’angolo di Salvatore che Soleri gira di testa sul secondo palo trovando però Micai attento a respingere fuori area (63′). Questo è il fondamentale migliore dei bianchi questa sera e non solo questa sera.

Rischio anche in area spezzina cinque minuti dopo, quando Kouan può tirare praticamente dal dischetto dopo un rimpallaccio di fronte a Sarr. Ci pensa l’intervento tempestivo di Bertola a deviare il tiro del falso dieci di Alvini oltre la traversa (69′). Altri cambi: Rizzo Pinna e Jose Mauri per il Cosenza, Pio Esposito e Bandinelli per lo Spezia. Fuori Soleri, buona la sua partita, e Nagy che da qualche minuti pareva in effetti aver perso un po’ la lucidità e il passo. Siamo al minuto 70.

Sankoh è un velocista che ama la profondità, cambiando il profilo dell’attacco dei padroni di casa. Nello Spezia invece i cambi sono ruolo per ruolo, d’altra parte non è che D’Angelo abbia granché scelta in panchina per variare le caratteristiche della squadra. Tra i neoentrati però è Rizzo Pinna il primo a mettersi in mostra con un gran tiro da fuori area che obbliga Sarr ad alzarla in angolo (77′). D’Angelo cambia ancora: Falcinelli per Di Serio e Candelari per Cassata. Cambi terminati in casa aquilotta a dieci minuti dal novantesimo.

Il finale si presenta come uno scenario di sofferenza per lo Spezia, che fino a metà secondo tempo conduceva nei cross per 0-6 e a cinque dalla fine si ritrova 5-6. Fondamentale Bertola, che anche oggi non ha sbagliato quasi nulla, ma anche Mateju se la sta cavando bene da centrale del trio difensivo. Novanta i minuti per Wisniewski, che in pratica non giocava una partita intera da un anno e mezzo. Anche questa è una buona notizia.

Le gambe tuttavia sono ormai pesantissime tra gli aquilotti, mentre i cambi hanno garantito energie alla squadra di Alvini. Così Sankoh grazia lo Spezia quando Ricciardi lo serve in area in corsa, ma l’attaccante devia male di sinistro sparando in curva (91′). A questo punto mancano tre minuti alla fine del recupero e della partita e un punto sarebbe oro per i bianchi, che pure sono andati più vicini a segnare dei calabresi in questa partita. E così finisce, lo Spezia sale a 5 punti in tre partite e rimane imbattuto in questo inizio di campionato.

 

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