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Lunedì sera un consiglio comunale straordinario sul tema

L’opposizione sul trasporto pubblico: “La situazione è grave, ma il Comune continua a fare tagli e a mettere la testa sotto la sabbia”

Bus, autobus, trasporto pubblico

Lunedì prossimo il trasporto pubblico locale sarà nuovamente protagonista in consiglio comunale, nella seduta straordinaria richiesta a fine luglio dall’opposizione di centrosinistra per fare chiarezza su una situazione che negli ultimi mesi si è dimostrata estremamente complessa a causa dell’assenza di autisti e dei risvolti della gara per l’affidamento in subappalto del 30 per cento delle corse.

Questa mattina i consiglieri Marco Raffaelli, Andrea Frau e Andrea Montefiori per il Pd, Roberto Centi per Leali a Spezia e Franco Vaira per Avantinsieme, i rappresentanza di tutti i colleghi di opposizione, hanno presentato alla stampa la mozione che verrà discussa a Palazzo civico e per ribadire il loro disappunto per il ritardo con il quale il presidente del consiglio comunale Salvatore Piscopo ha convocato la seduta, non rispettando il termine previsto dalla normativa.
“Nonostante quella in corso sia stata un’estate di passione per il trasporto pubblico locale abbiamo assistito a una violazione del regolamento comunale e del Tuel che prevedono un massimo di 20 giorni per la convocazione del consiglio straordinario. La maggioranza sta facendo dell’intero consiglio comunale un organo di sua proprietà. La giustificazione è la pausa estiva? A nostro avviso non regge: e se fosse caduto un meteorite in Piazza Europa il consiglio comunale non si sarebbe riunito per rispettare la pausa estiva? Abbiamo chiesto al prefetto che si sostituisse al presidente del consiglio, c’è stata una consultazione con il ministero dell’Interno e ci è stato risposto che non si poteva intervenire perché non c’è stata una totale inerzia, anche se la convocazione era in ritardo. Per fortuna la prefetta Inversini ha comunque richiamato l’amministrazione a un più corretto comportamento verso la minoranza. E’ evidente la presa di posizione della prefettura spezzina, che si è resa conto della situazione. Il presidente dimostra una totale subalternità alla maggioranza: con lui la dignità consiglio comunale è a rischio. Lo abbiamo visto più volte subire rimproveri da parte del sindaco Peracchini quando non si è comportato come avrebbe voluto. Si pone sempre di più un tema di rappresentanza”, hanno dichiarato i consiglieri.

Andrea Monefiori, Roberto Centi, Franco Vaira, Marco Raffaelli e Andrea Frau

 

Passando all’argomento del consiglio straordinario Raffaelli ha esordito declinando in chiave spezzina il proverbio del leone e della gazzella. “Nel corso dell’estate ogni giorno gli spezzini si svegliavano sapendo di poter apprendere solo una volta giunti alla fermata se l’autobus sarebbe passato oppure no. C’è stata una grave mancanza di pianificazione e di capacità di affrontare problemi ben noti. E l’amministrazione ha fatto come gli struzzi, nascondendo la testa sotto la sabbia. Nel nostro documento – ha proseguito l’esponente Pd – descriviamo quello che l’amministrazione non ha fatto o quello che ha fatto male, ma avanziamo anche qualche proposta su quello che dovrebbe fare l’attuale management. Appena insediata la giunta Peracchini ha tagliato 300mila euro di risorse al Tpl e nell’ultimo bilancio di previsione si parla di un’ulteriore riduzione di 200mila euro. Con una mano si sforbicia, mentre con l’altra si è arrivati all’affidamento in house: è un atteggiamento contraddittorio. Si sarebbe dovuto potenziare il budget, o almeno lasciarlo uguale. Senza dimenticare i danni causati dalla gestione dei vertici nominati durante lo scorso mandato e che nonostante la situazione si fosse evidentemente compromessa, prima di tutto con i sindacati, l’amministrazione non ha fatto nulla. Di punto in bianco è stato deciso di mettere a gara un servizio in subappalto che funzionava bene da vent’anni creando incertezza dovuta al curriculum di uno dei partecipanti. E oggi cosa fanno Peracchini e Casati? Danno la colpa ad alcuni lavoratori deresponsabilizzandosi completamente per il disastro attuale. Questa è una condotta vergognosa per un ente pubblico. E poi, a settembre cosa accadrà con la ripresa del servizio scolastico? Chiediamo una pianificazione chiara, il consorzio Trotta/Riccitelli saprà fornire questo servizio in maniera efficiente?”.

“Guardando anche ad altre situazioni in cui governa il centrodestra il dato costante è la volontà di non investire sul trasporto pubblico. Non sono un fan di Federici – ha dichiarato Vaira -, ma nel 2017 la giunta investiva 5,8 milioni di euro nel Tpl, nel 2022 il budget del Comune della Spezia è sceso a 4,2 milioni: c’è un calo oggettivo del 28 per cento. Parallelamente a questo disinvestimento la spesa per la Polizia locale è passata da 4,2 milioni a 6,7 milioni, con un aumento del 60 per cento. Forse si potrebbero impiegare un po’ meno risorse da una parte per sostenere di più l’altro servizio… Inoltre dobbiamo dire che questa giunta è proprio sfortunata: mancano autisti, medici, infermieri… Quando si parla di servizio pubblico la risposta è sempre la stessa… forse sarà perché sono pagati poco e che non sono incentivati? Per quel che riguarda gli autisti, per esempio, le patenti costano molto, il Comune o l’azienda avrebbero potuto decidere di aiutare chi si dimostrava interessato all’assunzione. Per quel che riguarda l’appalto, bisogna dire che Trotta è una società quanto meno chiacchierata: il Comune di Roma le aveva revocato l’assegnazione del servizio e nel 2022 l’Agenzia delle entrate aveva accertato delle violazioni: segnali che sono stati inascoltati. Il rifiuto del ricorso di Seal non garantisce l’affidabilità dell’azienda in questo senso, vedremo come andranno le cose nel prossimo futuro. Anche perché pare evidente che a fronte di un risparmio non è così sicuro il risultato di un servizio migliore”.

Centi ha aggiunto: “Le nuove destre sfavoriscono in ogni modo il welfare, che si tratti di tpl, scuola o sanità. Questa è la verità. E i contratti di secondo livello vigenti in Atc sono sperequati rispetto a quelli delle altre aziende liguri, c’è una specificità spezzina in negativo. Mancano autisti perché alla Spezia non c’è una visione programmatoria. E a fronte di questo l’amministrazione continua a propinare un panorama da paese delle meraviglie. Anche sul Tpl assistiamo a una visione glamour del servizio, col sindaco che si fa fotografare al volante dei nuovi mezzi. Ma molti di questi nuovi autobus sono legati a clausole sulle linee e le tipologie di utilizzo contenute nel bando del ministero dei Trasporti che ha elargito le risorse. Non sarà che un giorno qualcuno poi ci verrà a chiedere se è tutto stato rispettato?”

“Avevamo chiesto con documenti presentati in consiglio comunale di prolungare la durata dei biglietti, visto che durante l’estate ci sono state meno corse, ma il centrodestra ci ha risposto che si tratta di una questione aziendale – ha ricordato Frau – e che era impossibile fare una manovra che riduce gli introiti. Nel frattempo abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti sul rispetto delle disposizioni del ministero per le risorse destinate al trasporto pubblico, ma per già due volte è stata rinviata la data della consegna dei documenti. Il nuovo termine è il 30 agosto: vedremo se riusciremo ad averli in mano entro il consiglio comunale di lunedì 2 settembre”.

Per Montefiori il trasporto pubblico spezzino è arrivato “all’apocalisse”. “Per Peracchini la colpa è sempre di chi c’era prima, ma la sintesi è che nel 2017 il servizio funzionava, mentre oggi – ha proseguito – alcune corse non ci sono più e altre vengono ridotte ogni fine settimana. Così il cittadino non sa se e quando c’è l’autobus che vorrebbe prendere. L’amministratore delegato ha dichiarato che garantiranno il servizio scolastico, ma ci dicano a scapito di chi. Perché l’impatto di questa situazione rischia di aumentare sul servizio ordinario a partire dall’autunno. E intanto Comune e Provincia stanno a guardare e non dicono una parola su come proseguire, mentre c’è una evidente responsabilità politica per le nomine di coloro che hanno portato azienda a non essere più attrattiva, passando il tempo a litigare e a fare sanzioni disciplinari… Il risultato è che quando si fanno i concorsi nessuno partecipa, anche perché la contrattazione di secondo livello è ferma da anni. Mentre i nostri emendamenti su Tpl sono sempre stati bocciati. Vedremo che ne sarà della nostra mozione e dell’ordine del giorno allegato con cui chiederemo che le risorse risparmiate per le mancate corse vengano impiegate sul personale”.

Di carne al fuoco ce n’è molta e il consiglio comunale di lunedì si preannuncia carico di tensione. Ma i consiglieri di opposizione hanno portato lo sguardo anche al di fuori dei confini comunali, riportando notizie ben poco rassicuranti: “A Vezzano la continuità del servizio di scuolabus è stata rifiutata da parte di Atc, e il Comune dovrà trovare un’altra azienda che lo effettui. Se questo accadrà anche altrove si metterà in crisi un sistema provinciale. Anche sotto il profilo del trasporto tra il capoluogo e i territori più periferici. L’attuale management è indubbiamente alle prese con una situazione complessa – hanno concluso – ma si deve cambiare passo e capire anche come si intende trasporto pubblico del futuro, anche in considerazione dei cambiamenti che sono in atto su tutto il territorio”.

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