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Pci: “Erroneamente accostati a intervento su ‘agenti sionisti’ diffuso da Nuovo Pci”

Partito comunista italiano Pci

Il Partito comunista italiano interviene con una precisazione rispetto all’intervento “Sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia” recentemente diffuso dal Nuovo Partito comunista italiano. “Nelle scorse giornate di venerdì 23 e sabato 24 agosto – si legge nella nota diffusa dalla direzione nazionale Pci e rilanciato anche dalla Federazione ligure -, molteplici organi di stampa ed informazione hanno dato ampio risalto alla scelta del (nuovo) PCI di diffondere via social quella che da più parti è stata denunciata come una ‘lista di proscrizione’, ossia un elenco di persone, più o meno note, definite ‘agenti sionisti’, ‘sostenitori di Israele’, nonché della forte stigmatizzazione che ne è seguita a diversi livelli, stante le sue possibili ripercussioni, a partire da quello politico ed istituzionale (emblematica la posizione espressa dal presidente del Senato Ignazio la Russa)”. Dal partito segnalano che in alcuni casi “per ignoranza, imperizia o altro si è finito con l’indurre tanti a ritenere che tale scelta sia riconducibile al Partito Comunista Italiano. Una realtà, quest’ultima, che è in campo dal 2016 e che agisce con i propri noti valori e contenuti nell’ambito della democrazia costituzionale, e che si è presentata e si presenta anche nelle diverse tornate elettorali”. Nella nota il Pci informa di essere pronto, ove ritenga ci sia stato “un danno di immagine al nostro partito”,  a “chiedere conto nelle sedi deputate”.

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