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L'intervento dell'ex consigliere cacciavillani a nome dei firmatari della petizione

“La Nasso-Alpicella è un bosco ed è gravemente dissestata. Valutiamo segnalazione a Procura e prefetto”

Uno scatto dalla Nasso-Alpicella
Uno scatto dalla Nasso-Alpicella trasmesso da Cacciavillani

Nel corso di questo mese un gruppo di residenti del comune di Calice al Cornoviglio ha sottoscritto una petizione relativa alla strada Nasso-Alpicella. “Questa richiesta è stata formulata per agevolare l’accesso a una strada alternativa necessaria per i nostri spostamenti quotidiani, resi indispensabili dalla frana sulla Sp 8, chiusa dal 2 maggio 2024 – scrive in una nota, a nome dei firmatari, l’ex consigliera comunale Alessandra Cacciavillani -. La situazione attuale rende inagibili i percorsi alternativi per molti cittadini di Calice Alto, a causa dell’estensione del territorio e delle discutibili condizioni delle strade. Vorremmo inoltre ricordare che, nel finanziamento regionale destinato agli interventi sulle frane delle Sp8 e Sp20, sono stati stanziati 50mila euro per la pulizia della strada Nasso-Alpicella, al fine di rendere praticabile anche la strada Alpicella-Bruscarolo. Tuttavia, ad oggi non risulta che sia stato eseguito alcun lavoro, nonostante questi interventi fossero previsti nei giorni successivi alla frana sulla Sp8. Dobbiamo altresì constatare che questi lavori erano già stati preventivati dalla precedente amministrazione, in accordo con la Regione Liguria e la Provincia della Spezia. Siamo a conoscenza che l’ufficio tecnico aveva individuato una somma di circa 350mila destinata al ripristino di questo percorso, che doveva essere eseguito in tempi brevissimi per facilitare il transito. Ad oggi, però, dopo circa 110 giorni, non è stato fatto nulla per accelerare i lavori necessari. Con l’inizio dei lavori di disgaggio sulla Sp8, e sperando in una riapertura celere dopo il primo lotto, rischiamo di lasciare incompiuto un lavoro cruciale, aggravando ulteriormente la già precaria percorribilità della strada”.

Prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia: “Da oltre quattro mesi siamo costretti a percorrere il doppio dei chilometri per raggiungere i luoghi di lavoro, di spesa e per le altre necessità quotidiane. La risposta della sindaca, Federica Pecunia, alla nostra petizione è stata del tutto insoddisfacente, giustificando l’inazione con le solite scuse del predissesto, della mancanza di mezzi e risorse. La sindaca aveva promesso che nella settimana dal 12 al 18 agosto sarebbe intervenuto un mezzo, preso in convenzione con il Comune di Tresana, per iniziare la pulizia della strada Nasso-Alpicella. Questa strada, oltre a essere diventata un vero e proprio bosco a causa della negligenza del Comune negli ultimi anni, è anche gravemente dissestata, mettendo a rischio quotidianamente la sicurezza dei cittadini che la percorrono”. Aggiunge Cacciavillani: “Siamo venuti a conoscenza che il mezzo meccanico promesso, invece di intervenire sulla strada Nasso- Alpicella come concordato, è stato utilizzato per un secondo sfalcio della ex Sp8 Santa Maria-Alpicella, una strada chiusa con ordinanza comunale per un cedimento avvenuto nel febbraio 2024. Ci domandiamo come sia possibile che, nel cronoprogramma della sindaca, si sia data priorità a questa operazione”. E informa che è in valutazione da parte dei firmatari “l’opportunità di inviare una segnalazione dettagliata alla Procura, oltre che al prefetto. Riteniamo necessario far presente alle autorità competenti la grave situazione in cui siamo costretti a vivere”. Ossserva poi l’ex consigliera: “Comprendiamo che amministrare in questo momento non sia semplice, senza alcun dubbio, ma in questo caso specifico sarebbe bastato riflettere sul cronoprogramma per alleviare una situazione di grande disagio per i cittadini di Calice Alto”.

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