LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Manifestazione a genova

Famiglie alunni con disabilità e insegnanti sostegno in piazza. M5S: “Al loro fianco”. Leali: “Incertezza totale”. Azione: “Necessaria stabilizzazione ruoli”

Scuola, attraversamento

Stamani a Genova, di fronte alla sede dell’Ufficio scolastico regionale, manifestazione animata da genitori di bambini e ragazzi con disabilità e degli insegnanti di sostegno. “Siamo assolutamente vicini alla protesta degli insegnanti di sostegno specializzati con i corsi formativi TFA e alle famiglie scese in piazza stamane, dopo l’approvazione del decreto 71, il cosiddetto Decreto Scuola, passato in Senato martedì 23 luglio e convertito in legge”. Lo dichiarano in una nota il consigliere comunale e regionale Roberto Centi e le consigliere comunali Giorgia Lombardi e Patrizia Flandoli, esponenti di LeAli a Spezia/Lista Sansa, che continuano: “I nuovi corsi, previsti dal decreto ed affidati ad Indire, saranno di meno ore rispetto ai TFA tradizionali (solo 30 Cfu, anziché 60), ma permetteranno comunque a chi li frequenterà di ottenere l’abilitazione per il sostegno. Saranno aperti a chi ha ottenuto un titolo anche all’estero, oltre che a coloro che possiedono almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni con alunni con disabilità. Il TFA, nato dall’esperienza delle Scuole di Specializzazione all’insegnamento, è molto duro e serio, e prevede un anno di percorso teorico e pratico, con 12 laboratori e un tirocinio da 150 ore. Purtroppo la doccia fredda per gli insegnanti di sostegno era arrivata già in primavera, quando un altro corso on line, abilitante su materia, di due mesi e del costo di 2000 euro, aveva permesso agli iscritti di passare dalla seconda alla prima fascia e di caricare ben 36 punti in graduatoria anche nel sostegno, come 3 anni di servizio. Col decreto 71, siamo passati da una situazione già ogni anno difficile, ma almeno trasparente, all’incertezza totale, per cui gli abilitati con i vecchi corsi tradizionali strutturati non sanno se lavoreranno e quando”.

Per i tre consiglieri “è evidente che a causa di tali squilibri ci rimetteranno gli alunni e le loro famiglie, che già patiscono da anni ritardi a inizio anno e un numero rilevante di difformità territoriali che in Liguria valgono praticamente per tutto il welfare. Rimane poi sempre inevasa l’aspirazione di tutte le famiglie alla continuità didattica per alunni che fondano gran parte della speranza di un sereno avanzamento negli studi nel rapporto didattico e formativo/ affettivo con chi li ha seguiti e li conosce”. Concludono Centi, Flandoli e Lombardi: “Non possiamo dimenticare che l’ultimo piano di immissione in ruolo dei precari di questo settore risale al 2021, e già allora la situazione era grave. Un governo che continui a ritenere la scuola un problema, e per di più secondario, mostra la lontananza dalla realtà nella quale vivono alunni, famiglie e insegnanti”.

In merito interviene anche il Movimento cinque stelle della Liguria. “Questa mattina, insegnanti e genitori di bambini e ragazzi disabili hanno manifestato contro le politiche nazionali legate agli insegnanti di sostegno. Come Movimento Cinque stelle siamo convintamente al fianco delle famiglie e dei docenti e parimenti accogliamo l’ennesimo grido di allarme di Marco Macrì, padre di due bambini, di cui uno con disabilità, ed esponente del comitato Famiglie senza cure. Tra le loro richieste il fatto che il corso Tfa (tirocinio formativo attivo per l’insegnamento di sostegno) diventi gratuito poiché altrimenti si corre il rischio che gli insegnanti rinuncino al corso, che a oggi costa circa 3mila euro”, scrivono in una nota i pentastellati, che poi concludono: “I genitori come gli insegnanti chiedono che i docenti vengano stabilizzati: è del tutto evidente quanto sia importante per i ragazzi e per l’inclusione scolastica, oltre che dignitoso e giusto nei confronti dei docenti stessi”.

Interviene anche Azione Liguria, “evidenziando una grave carenza nel sistema educativo attuale che lede il diritto allo studio”, si legge in una nota; con Nicola Fonsa, referente per la disabilità di Azione Liguria, che “pone l’accento sulla necessità urgente di stabilizzare i ruoli degli insegnanti di sostegno specializzati”. Azione ritiene “inaccettabile che, a distanza di quasi mezzo secolo dall’affermazione del diritto allo studio, non si sia ancora garantita la continuità educativa e formativa indispensabile per gli alunni con disabilità della scuola italiana. La mancata assunzione di ruolo degli insegnanti di sostegno, tutti adeguatamente specializzati con alle spalle un investimento di tempo ed economico sostanzioso, rappresenta non solo una violazione di questo diritto fondamentale, ma anche un ostacolo significativo al progresso e all’integrazione degli studenti più vulnerabili”. Sottolinea Fonsa: “È essenziale che ogni studente abbia la possibilità di beneficiare di un percorso educativo continuativo e costruttivo, cosa che solo la presenza stabile di figure professionali qualificate può garantire. L’instabilità lavorativa degli insegnanti di sostegno non fa altro che compromettere la qualità dell’istruzione offerta ai nostri giovani con esigenze speciali”. Conclude la nota: “Azione Liguria invita le istituzioni educative e le autorità competenti a prendere immediati provvedimenti per la regolarizzazione del ruolo degli insegnanti di sostegno, in modo da assicurare che tutti gli studenti possano usufruire di un’educazione adeguata e continuativa. È tempo di agire per garantire che nessuno studente venga lasciato indietro”.