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I voti del successo del picco

Le pagelle: D’Angelo la vince con i cambi e con il coraggio dei suoi uomini

Uno Spezia bello a metà la vince con carattere, voglia e grande spirito di intenti. Salvatore Esposito croce e delizia, Elia superbo e Aurelio è l'eroe che non ti aspetti

Sarr 7 – Che esordio al Picco! Prestazione di altissimo livello per il numero uno dello Spezia, dominatore dell’area. Esce tantissimo e non sbaglia mai un tempo di lettura, poi è bravissimo a proteggere la porta con grandi interventi di reattività. 

Mateju 7 – Sfortunato nella deviazione che porta al gol del momentaneo vantaggio del Frosinone, ma la sua prestazione difensiva è praticamente impeccabile. E nel recupero va in cielo a colpire di testa, prendendo la traversa ma portando al gol vittoria di Aurelio. 

Hristov 6,5 – Altra grande prova del capitano, appena diventato papà. Domina su Cuni e Ambrosino, non sbaglia un anticipo e un intervento. Leader, ma la linea è tutta ben assortita.

Bertola 7 – Partita di grande concentrazione contro un avversario istrionico come Ghedjemis che lo punta sempre ma non lo salta mai. Monumentale nella ripresa a salvare un uno contro uno, è bravo anche in uscita, dove con coraggio accompagna la manovra quando lo Spezia sembra più in difficoltà nel creare. 

Vignali 5,5 – Subito uno squillo con il cross teso per Bandinelli, ma la partita è ad intermittenza. Si vede pochissimo nel primo tempo, poco cercato dei compagni, mentre nella ripresa ha più coraggio ma non è molto preciso. (Dall’82’ Aurelio 7 – La prima al Picco è indimenticabile. Entra, si butta in area e da due passi fa il 2-1. Meglio di così è dura).  

S. Esposito 6,5 – Quel gravissimo errore che regala l’1-0 al Frosinone riporta la mente allo scorso gennaio e al ko interno contro la Cremonese. Anche lì una sua ingenuità superficiale aveva sbloccato una partita tirata, ma quel Salvatore non esiste più e la reazione che ha dopo questo sbaglio è da giocatore vero. Sbaglierà molto in costruzione, specie nei lanci, ma ha il coraggio di battere e segnare un rigore che pesa tantissimo e poi nel recupero disegna (nuovamente) una parabola perfetta che porta ad un gol. Non piacerà a tutti, ma in questa squadra è fondamentale.

Nagy 5,5 – Non è ancora nella sua condizione migliore e si vede. Troppi errori per uno con le sue caratteristiche e soprattutto tanta confusione, in un reparto che invece è sempre lui a mettere in ordine. (Dall’87’ Cassata sv). 

Elia 7 – È l’uomo più pericoloso dello Spezia, l’unico che accende la luce saltando l’uomo. Sfiora il gol ad inizio match con una serpentina e tiro che esaltano Cerofolini, poi corre e tanto sulla sinistra per mettere dentro cross e palle pericolose per i compagni. Cerca la gloria singolarmente, dialoga coi compagni, ce la mette tutta. 

Bandinelli 5,5 – Dopo nemmeno un minuto ha l’occasione per sbloccare la partita ma spara sul portiere. Gioca un po’ più indietro rispetto a Pisa, il che lo aiuta e si vede, dal momento che è molto più nella partita. Ma sbaglia molto, soprattutto tecnicamente, dove può fare molto di più. (Dal 61’ Candelari 6,5 – Cambia la partita con il suo dinamismo. Regala fantasia ad uno Spezia troppo ragioniere, e proprio da una sua giocata nasce il gol del pareggio su rigore. Ha campo e voglia di fare bene, dà una grossa mano ai compagni). 

Falcinelli 5,5 – Inizia bene, molto associativo con Pio, ma poi lo Spezia si appiattisce e non riesce a dare una mano ai suoi compagni. Anche mal servito, ha poche chance per mettersi in luce. (Dal 61’ Soleri 6,5 – Ottimo ingresso anche per l’ex attaccante del Palermo, che riempie l’area e fa a sportellate con gli avversari, prendendo anche falli importanti). 

P. Esposito 6,5 – È tutto un altro giocatore e lo dimostra ancora. Non sbaglia un appoggio, ha la voglia di mangiarsi il mondo e si vede. Con una rovesciata rischia di far venire giù la Curva Ferrovia, si sbatte da solo contro tutta la difesa del Frosinone e non ne esce perdente, è prezioso in ogni suo tocco. Partita vera. (Dall’82’ Di Serio sv). 

Allenatore: Luca D’Angelo 7 – La vince con i cambi. Uno Spezia non brillante nel primo tempo la porta a casa con una grande reazione nella ripresa, con personalità e soprattutto grande voglia e tenacia. La partita di oggi sembra il continuo dell’ultima stagione, uno Spezia-Venezia durato 106 giorni e terminato nello stesso modo. Bravo con le intuizioni con le sostituzioni, con Candelari, Soleri e Aurelio che indirizzano la partita. 

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