Su tutte c’è la 55 del capitano della squadra Petko Hristov, niente male anche la sempre affascinante numero 9 di Francesco Pio Esposito, primo marcatore del campionato 2024-25 nel 2-2 d’esordio all’Arena Garibaldi di Pisa. Ma c’è anche chi ha varcato le porte dello Spezia Store di Via Sant’Agostino e ha chiesto una maglia significativa esaudendo un desiderio non banale e che crea valore nella sensibilità del pensiero: la numero 4 scelta da Salva Ferrer. Come andare al di là del mero fatto calcistico, una sorta d’in bocca al lupo per il ragazzo di Sant Joan Samora, rientrato in squadra giusto quindici giorni fa dopo un anno di cure e con una voglia matta di riprendersi pian piano tutto quello che la sfortuna gli ha tolto negli ultimi dodici mesi. Con le cessioni di Simone Bastoni e Daniele Verde (e la rinuncia alla 10 di Salvatore Esposito, che dunque rimane curiosamente senza padrone), il 26enne catalano insieme allo spezzino Luca Vignali, è l’ultimo di quella serie A conquistata e poi riconfermata. Cose che non si possono dimenticare. Cose da cui ripartire.
Parliamo, se non si fosse capito, delle nuove prime maglie dello Spezia, lanciate sul sito e sui canali ufficiali di recente, lo scorso 9 agosto e accolte con favore dalla stragrande maggioranza dei tifosi che hanno ritrovato un po’ di quella storia passata che ha cresciuto generazioni, nel mito di una squadra capace di vincere, anzi di stravincere un campionato. Poco conta che fosse quello della C2 1999-2000, dominata senza alcuna sconfitta e celebrata poi con la vittoria di prestigio contro il Milan di Shevchenko a coronamento di un’annata incredibile: quella squadra similmente a quella che vinse la stessa quarta serie quindici anni prima è rimasta nel cuore della gente e lo sarà ancora a lungo. Una maglia che ha avuto non a caso come testimonial alcuni di quei protagonisti che si sono prestati molto volentieri ad indossarla per primi: un lancio indubitabilmente fortunato, confermato dai dati di questi primi dieci giorni che raccontano un +16% di vendite rispetto allo stesso periodo di un anno fa (con qualche giorno in meno a disposizione, per essere precisi). A giorni sarà lanciata anche la maglia da trasferta, speculare alla prima con la conferma del nero come colore alternativo, più in là sarà il tempo della terza.
E a proposito della nuova maglia, c’è una novità. Lo Spezia ha infatti trovato un accordo con i vertici del Cruise Terminal di Largo Fiorillo, peraltro in un periodo di alta stagione per il comparto crocieristico spezzino che, dopo aver messo alle spalle il periodo Covid, vive da tempo un periodo di salute e stabilità: nell’enorme monitor della sala d’attesa fra le altre proposte, troveranno spazio le iniziative commerciali del club, proprio come quella del lancio della vendita delle maglie presso lo store di Via Sant’Agostino, e durante il campionato sarà possibile dare un’occhiata anche agli highlights delle partite delle Aquile. Per la società bianca potrebbe essere un primo passo verso un accordo che potrebbe portare stabilmente il club all’interno del terminal con un suo corner di vendita come accade da tempo per il Catanzaro all’aeroporto di Lamezia Terme o, per far un esempio ancor più calzante, il Cagliari alla stazione marittima del capoluogo sardo. Intanto questo, per testare la risposta dei turisti stranieri che spesso, fra i tanti ricordi che vogliono portarsi a casa dalle vacanze, inseriscono la maglia di una squadra di una città visitata.
leggi anche
La Kappa vara la prima maglia 2024-25 nell’indelebile ricordo della squadra degli “Invincibili”
