La Sezione apuo-lunense di Italia Nostra, che di recente ha rinnovato i suoi organismi dirigenti, ha avviato, in coerenza col suo mandato statutario, una sorta di “indagine conoscitiva” sullo stato dei beni culturali della zona, fra Liguria e Toscana, nella quale essa opera.
In particolare, dopo aver promosso due visite guidate, a distanza di un anno, al sito di Santa Croce di Bocca di Magra e all’importantissima effigie lignea del Volto Santo di Lucca qui collocata – affidata alla custodia dei Frati Carmelitani – ha deciso di “adottare” il prezioso manufatto (vedi foto), che potrebbe essere il primitivo simulacro lucchese, collocato all’inizio del secolo XII in un apposito sacello realizzato all’interno del Duomo di San Martino.
Nel corso della seconda visita organizzata da Italia Nostra (31 luglio scorso) è stata raccolta una somma che è stata consegnata dal presidente della Sezione a padre Giustino, priore del monastero di Santa Croce, al termine di una partecipata conferenza (13 agosto, vedi foto sotto) sull’importanza dell’immagine lignea e sulla necessità di un attento monitoraggio delle sue condizioni conservative, dato che i valori termoigrometrici empiricamente verificabili all’interno dell’angusta cappella che dalla metà del secolo XVII ospita il Volto Santo non sembrano essere i migliori.
Questa azione preventiva è stata verbalmente concordata con l’Opificio delle Pietre Dure nel corso di un incontro che si è tenuto il 18 gennaio scorso alla Fortezza da Basso di Firenze fra la Direttrice dell’OPD, da una parte, e padre Giustino e lo storico dell’arte Piero Donati, dall’altra. Tuttavia si attende ancora il necessario sopralluogo dei rappresentanti dell’Opificio, in particolare dei tecnici del Servizio di Climatologia Preventiva. Non è questa l’unica motivazione per la quale si è ritenuto opportuno rivolgersi alla prestigiosa istituzione fiorentina; determinante è stato il ruolo di supervisore affidato all’OPD nella complessa vicenda del restauro del Volto Santo di San Martino, restauro di cui si è conclusa la fase diagnostica.
“Italia Nostra è impegnata a stimolare la società civile e le istituzioni a prendere atto dell’importanza del manufatto che la storia ha consegnato a questo lembo estremo di Liguria. La presenza dell’assessore Marzia Ratti alla citata iniziativa del 13 agosto scorso ci conforta sul versante del coinvolgimento del Comune di Ameglia. Auspichiamo analoghi segnali da parte della competente Soprintendenza di Genova e La Spezia”, dichiara Donati, presidente della Sezione apuo-lunense dell’associazione.