Esaminando fotogrammi restituiti dal software dell’autovelox, la Polizia locale di Santo Stefano Magra ha accertato che una moto che viaggiava a circa 80 chilometri all’ora aveva una cifra della targa occultata, presumibilmente con del nastro adesivo nero. Sono così partite le indagini, le quali, attraverso un elevato numero di combinazioni alfanumeriche, hanno permesso di risalire all’esatto numero di targa. Ma l’indagine ha visto coinvolti anche altri motociclisti, i quali, come emerso da ulteriori accertamenti, stavano partecipando a un noto raduno di motocicli di livello nazionale, come anche il primo centauro individuato. Alla fine sono stati in totale cinque i motociclisti che, secondo quanto appurato dalla Locale santostefanese, hanno occultato, tutti nel medesimo modo, una cifra della targa per rendersi irreperibili in caso di eventuali accertamenti. E’ stato inoltre rilevato che nei giorni del raduno, sviluppato su più tappe, i cinque si sono resi protagonisti di violazioni in varie parti d’Italia. L’indagine non si è fermata infatti ai limiti del territorio santostefanese, coinvolgendo i Comandi delle Polizie locali di Bologna, Milano, Terni e Varese. I responsabili, di origine californiana e titolari di una prestigiosa concessionaria motociclistica cui le moto erano state affidate a titolo gratuito dall’organizzazione, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per “occultamento di atti veri”, che prevede una pena massima fino a sei anni.
L'indagine della polizia locale di santo stefano
Cifra della targa occultata, denunciati cinque motociclisti californiani