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"maldestro tentativo di riqualificazione"

Lerici, Legambiente: “Giardini lungomare, abbiamo uno Stradivari e lo usiamo come legna da ardere”

Negli scatti trasmessi da Legambiente, un punto dei Giardini e la tamerice alla foce del Carbognano

“Abbiamo uno Stradivari e lo usiamo come fosse legna da ardere! Questo è quanto ci viene da pensare vedendo lo stato in cui versano, a Lerici, i Giardini del Lungomare Vassallo, giardini che, come patrimonio della comunità lericina e come bene comune, vanno conservati con le necessarie cure, attenzione e specifiche competenze”. Si apre così un intervento del Circolo Legambiente di Lerici a firma del presidente Giovanni Cortelezzi. “Alberi che hanno impiegato decine di anni per essere quel che sono, importanti sia per il loro valore intrinseco, ornamentali per la loro bellezza, utili e salutari per le funzioni ecologiche, sia per il loro valore d’insieme capace di creare benefici sociali, culturali e, soprattutto, economici – prosegue la nota del circolo lericino dell’associazione ambientalista -. Non è possibile pensare Lerici senza i suoi Giardini. Disegnati dall’architetto Franco Oliva e realizzati negli anni 30 del secolo scorso, nella loro particolare bellezza inseriti nel percorso cittadino per eccellenza, il lungomare, rendono Lerici bella e gradevole anche in queste giornate di eccezionale calura, quando si sente e si capisce la differenza tra l’ombra di un tendone e la frescura e il sollievo che solo un albero può dare”.
Prosegue Cortelezzi: “Scendendo dalla scalinata dell’Orto dei Frati, in fondo a Via Gerini, anche ad un occhio inesperto e distratto non può sfuggire lo stato pietoso dei platani violentati da reiterate potature a capitozzo e, più avanti, entrando nei Giardini, la sofferenza dei carrubi che abbracciano la rotonda Vassallo. Sia la parte arborea, dal cedro del libano all’albero della canfora, dalle magnolie all’albero di giuda, sia la parte arbustiva, che arricchisce, colora e movimenta i giardini, sono in evidente stato di incuria e cattiva gestione: le vergognose lacerazioni fatte con la motosega al citrus trifogliata e al tasso e i rami disseccati delle magnolie feriscono e compromettono la piacevole armonia della fioritura estiva degli oleandri e del mirto crespo”. Aggiunge il presidente del gruppo ambientalista: “Passato il Bar Pontile, ci si trova davanti al maldestro tentativo di ‘riqualificazione dei Giardini’ costato già molti soldi della cassa comune con il risultato di avere transennato e resa inagibile da troppi mesi una delle aree pubbliche più strategiche, dinamiche e funzionali del centro cittadino. A tanti lericini viene il dubbio che forse era meglio prima, un po’ di ghiaietta, una pulita e sistemata ai muretti, qualche panchina, tanta frescura… e un bel gruzzolo in più nella nostra cassa comune. E si arriva alla foce del Carbognano con la tamerice, censito come albero monumentale dal ministero dell’Ambiente, tenuta in uno stato di completo abbandono e trascuratezza, e la magnifica magnolia che caratterizza Piazza Garibaldi nella sua ampia aiuola circolare, ricettacolo di immondizia, che comincia a dare segni di sofferenza”.
Per Legambiente, “a tutte queste trascuratezza e insensibilità che con l’implacabile passare del tempo depauperano e impoveriscono un patrimonio comune (che andrebbe quantomeno conservato per passarlo, senza sensi di colpa, alle generazioni future) – si legge ancora -, si aggiunge uno sconsiderato uso di questo luogo che storicamente ospita, ogni sabato mattina e qualche domenica, un rispettoso quanto piacevole e colorato mercato. Dalla festa dei croceristi dove un clichè organizzativo tanto efficiente quanto anonimo ha portato una massa aliena a bloccare per proprio uso e consumo il lungomare limitando le attività ricreative, turistiche e commerciali locali con un esplicito disagio per abitanti, commercianti e turisti abituali, alla tre giorni del così detto street food, sproporzionato e insostenibile nelle dimensioni; una iniziativa divertente, forse utile per ravvivare periodi meno affollati, se ben gestita”.
Conclude il presidente Cortelezzi: “Come circolo di Legambiente, abbiamo raccolto il consenso di numerosi cittadini, residenti, seconde case, turisti abituali interessati a un confronto pubblico per essere informati ed aggiornati sia sotto l’aspetto economico sia programmatico di tutti questi progetti di ‘riqualificazione’, vaghi e inconcludenti come i pontili, i parcheggi, l’albergo a 5 stelle, gli stessi giardini. Le firme raccolte al nostro gazebo saranno consegnate in questi giorni alla segreteria del sindaco. Si può ancora aderire alla richiesta firmando la petizione on-line dal sito www.vivilerici.it”.

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