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Lo scrivono sarzana, che botta!, no biodigestore saliceti, acqua, bene comune, cittadinanzattiva e italia nostra

Comitati: “Comuni spieghino come si è arrivati in due anni a incrementi Tari del 14%”

Tari

“In queste settimane i cittadini si sono chiesti i motivi di incrementi tanto rilevanti della TARI nei vari comuni spezzini. I comuni, che non hanno aumentato, lo hanno fatto ricorrendo a risorse finanziarie proprie, sempre generate dalle tasse dei cittadini. Se la trasparenza e l’informazione ai cittadini sono valori fondanti di una democrazia, possiamo dire che nel campo dei rifiuti questi valori sono gravemente carenti”. Lo scrivono Comitato Sarzana, che botta!, No Biodigestore Saliceti, Acqua, Bene Comune, Cittadinanzattiva e Italia Nostra in una nota che prosegue: “Per questo motivo rivolgiamo un appello ai sindaci e ai consigli comunali, affinché spieghino come si è arrivati a incrementi del 14 per cento della Tari in due anni. Abbiamo sondato alcuni comuni. Hanno approvato gli aumenti senza avere neppure la relazione di accompagnamento inviata da Iren alla Provincia. Insomma a scatola chiusa. Noi cerchiamo di dare un contributo d’informazione e uno stimolo a fare chiarezza. Partiamo dalla raccolta differenziata e dal trattamento dei rifiuti urbani per categoria “merceologica”. Primo paradosso: la nostra provincia col 76,21 per cento, ha consolidato il primato della raccolta differenziata in Liguria addirittura incrementandola. Si consolida il primato e aumenta la TARI pressoché in tutti i Comuni. Spezia ha un impianto di trattamento del rifiuto urbano indifferenziato a Saliceti (TMB) della capacità di 105 mila tonnellate. Gli spezzini, cittadini virtuosi, ne producono a malapena 30.000. La restante capacità è a disposizione dei genovesi. I Comuni spezzini per trattare l’indifferenziato pagano 181,5 euro a tonnellata (fonte: Piano d’ambito regionale 2018). E’ la tariffa più alta della Liguria e, forse, d’Italia. I comuni genovesi, che in media differenziano appena il 53,84 per cento, pagano 120 euro a tonnellata. Riteniamo che paghino la stessa tariffa anche quelli che portano i rifiuti a Saliceti. E da quest’anno c’è un balzello di 8,80 euro per chi paga in posta o in banca con PagoPA. Perché? I nostri sindaci lo sanno? I consiglieri comunali dei comuni spezzini, che votano gli aumenti della TARI lo sanno? Il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini lo sa? E i consiglieri provinciali? Lo sanno, lo sanno, se non altro perché negli anni passati abbiamo posto la stessa domanda con lettere protocollate. Nessuna risposta. Ma è una risposta che devono dare ai loro cittadini contribuenti. Se non lo sanno, possono chiedere lumi ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Magari possono chiedere anche per quanto tempo dovremo sopportare questo aggravio. Tralasciamo di sottolineare che i rischi per la salute degli abitanti e per l’ambiente in un’area prossima alla Zona speciale di conservazione del Parco Magra, inserita in Rete Natura 2000, sono a carico del nostro territorio. Quali rischi? Pensiamo agli incendi nell’impianto TMB, ai fumi tossici che se ne sprigionano. Pensiamo al traffico di mezzi che confluiscono da tutti i comuni spezzini e del levante genovese. Agli spezzini virtuosi tutti i rischi per l’ambiente e la salute e le tariffe più alte. E poi diteci se non siamo trattati da colonia dalla Regione col placet della Provincia e col silenzio dei nostri rappresentanti nelle istituzioni. Nel Tigullio i sindaci sono uniti, in barba ai colori politici, e si fanno rispettare: nessun impianto e tariffe molto più basse. Chiediamo ai nostri esponenti politici di ogni colore e a ogni livello istituzionale, dal Parlamento ai comuni, di rompere il silenzio”.