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"mozione posticipata, informeremo prefetto"

Magliani: “A Tabone un assessorato evanescente. Non però per le casse del Comune”

Paolo Magliani e Chiara Dell'Amico
Paolo Magliani e Chiara Dell'amico

“Stefano Tabone: cronaca di un assessore annunciato. L’ennesimo proclama balneare del sindaco di Arcola Monica Paganini non è propriamente un colpo di scena per chi segue le appassionanti vicende del nostro comune. Sabato scorso, nella piena calura agostana, il sindaco ha pensato bene di nominare Tabone assessore alle ‘varie ed eventuali’, ruolo che personalmente ho ritenuto di declinare, come ben noto, per il rispetto dei cittadini arcolani e delle loro tasche”. Si apre così una nota diffusa da Paolo Magliani, consigliere comunale ad Arcola tra le file del Gruppo 14 Luglio. “Un assessore che non può disporre né di uffici né di capitoli di bilancio, ha un ruolo simile allo spaventapasseri o al quarto portiere di una squadra di calcio, solo molto meno utile – prosegue l’esponente di Rifondazione comunista -. Un’evanescenza che però non vale per le casse del comune, costretto ora a sborsare il doppio dell’indennità a me destinata in quanto lavoratore dipendente (avrei percepito il 50% dei 1800 euro circa lordi previsti dall’incarico contro il 100% di Tabone, pensionato). Soldi che avrebbero potuto bene essere investiti in altri lidi, decisamente più benefici, come recita la mia mozione firmata insieme ai consiglieri Dell’Amico e Vesco nella quale si chiedeva alla giunta di investire il denaro risparmiato dall’indennità per creare un fondo per i libri di testo scolastici per famiglie in difficoltà. Nulla di tutto questo è stato fatto. Il sindaco ha posticipato la discussione a data da destinarsi, ma la nomina di Tabone fa ora perdere la sua ragione di essere. Guarda un po’ il caso. Grazie sindaco: il signor prefetto ne sarà informato in maniera ufficiale, dato che il regolamento comunale all’articolo 50 parla chiaro: ogni mozione si può presentare entro il giorno prima della conferenza di capigruppo, avvenuta il 25 luglio scorso, con la pec di invio datata 24 luglio”.

Magliani va poi ai consigli comunali del 15 (“quando ho comunicato ai consiglieri e ai cittadini le ragioni della mia rinuncia all’assessorato fuffa”, scrive) e del 30 luglio, “quando è bastata una mia interpellanza sulla sicurezza dei luoghi di lavoro comunali – scrive -, per procedere d’urgenza alla nomina del RSPP e alla sua conseguente audizione. Nomina per altro avvenuta ‘misteriosamente’ il giorno dopo la presentazione dell’interpellanza, con valore retroattivo dal 1° di luglio. Il problema sulla sicurezza dei luoghi di lavoro comunali pare essersi risolto con un semplice documento depositato agli atti. Cosa farà ora l’assessore Tabone? Vigilerà sulla vigilanza del dottor Spallazzo, ingaggiato apposta come RSPP? E il sindaco vigilerà sull’assessore Tabone?”. Sempre in merito al consiglio del 30, Magliani, sul tema degli apparecchi per la rilevazione della velocità finiti sotto sequestro, afferma che “il sindaco si è dichiarato parte lesa senza però pensare ai cittadini che hanno pagato contravvenzioni irregolari” e aggiunge: “Il sindaco ha annunciato l’imminente ingaggio di un componente dell’organico comunale con funzioni di ‘staff’, ossia una nomina ‘fiduciaria’. Trattasi in pratica un assessore aggiunto (chiamiamolo come ci pare), che andrà remunerato senza passare da un concorso. L’eventuale bando che uscirà sarà, dunque, una una pura formalità. Il sindaco intende usare altri soldi dei cittadini perché oberata dagli impegni, come ha detto in consiglio? Allora avrebbe dovuto mollare la montagna di deleghe che si è trattenuta, presidenza del consiglio compresa, per distribuirla alla sua giunta. Lo poteva fare fin dal giorno dopo della sua elezione. O forse manca la piena fiducia nei suoi assessori e nei suoi dipendenti, per cui occorre addirittura un membro esterno nello staff di un comune di 10500 abitanti?”.

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