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“Il trasporto pubblico non è fatto solo di nuovi mezzi e pensiline, servono più corse e frequenze ben studiate”

Autobus

“Gentile redazione, anche questo fine settimana, teatro del più importante evento cittadino (insieme con la Fiera di San Giuseppe), i transiti dei mezzi delle linee urbane 1, 12, 14 e 21 saranno dimezzati, con frequenze pari a 60 minuti, più ulteriori drastici tagli alle linee 5 e SC. Sebbene questa sia la prima volta in cui tali modifiche al servizio vengono pubblicate anche sul sito web di ATC Esercizio, è altresì riscontrabile l’errore a dir poco grossolano con cui questo sabato e domenica vengono datati come 4 e 5 agosto, segnale che qualcuno non ha letto bene il calendario.
Tralasciando (senza dimenticare) le grandi lacune comunicative dell’azienda di Tpl, le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale spezzina riguardo ai tagli di corse bus mi hanno fatto ritenere fondamentale sottolineare come il servizio di trasporto pubblico non ha solo bisogno di nuovi mezzi, pensiline e corsie riservate, nei confronti dei quali il Comune ha chiaramente dimostrato il proprio impegno e i cui risultati possono cominciare ad essere percepiti dall’utenza; il Tpl ha anche bisogno di più corse, ergo più transiti e frequenze ben studiate.
La nostra città è tendenzialmente basata su un sistema di linee urbane che in periodo scolastico sono cadenzate a 20 minuti, ovvero tre transiti ogni ora. Tale servizio è però, come noto da anni, insufficiente per alcune linee, in particolare nelle fasce orarie cosiddette di punta.
Sarebbe dunque opportuno pensare il Tpl come una rete di linee collegate fra loro, interscambiabili dagli utenti, riducendo al minimo i tempi di attesa grazie a una meticolosa pianificazione degli orari, tenendo conto degli attuali tempi di percorrenza dei mezzi (l’ultimo aggiornamento è del 2006).
Altro punto è, come accennato, l’assenza di un servizio modulato su fasce orarie di punta e di morbida, le quali necessitano di frequenze diverse, sulla base della domanda.
E non è tutto, tale servizio dev’essere garantito anche in orario serale e notturno (le due parole non vanno confuse): vale a dire dalle 20:30 fino almeno all’1:00, se non oltre nei weekend. Ad oggi questo servizio c’è, viene definito “linea circolare notturna” (sicuramente non notturna, tantomeno circolare) che collega con un percorso “a ferro di cavallo” Pegazzano alla Chiappa passando per Mazzetta e Migliarina, con una frequenza di 120 minuti, evitando importanti quartieri quali Rebocco, Valdellora, Fabiano Basso, Favaro, Bragarina, Fossitermi, I Colli, Termo, Melara e altri ancora, sinonimo del fatto che una sola linea in orario serale non sia sufficiente. E, come se non bastasse, gli orari di questa “circolare” sembrerebbero essere stati studiati proprio per evitare di riuscire ad avere la coincidenza con la frequentatissima linea notturna che collega La Spezia con Lerici e Portovenere.
Visto l’importante numero di presenze turistiche che da qualche anno popolano la nostra città, non è forse il caso di creare un servizio adeguato tutto l’anno? Per non parlare delle limitazioni agli Euro 4, cui avevo già espresso il mio pensiero sulla vostra testata. È l’ora di creare una vera alternativa all’automobile e ai discussi monopattini in sharing (ormai divenuti il vero Tpl della nostra città) e realizzare una rete di trasporto pubblico capillare, efficiente e soprattutto frequente”. Lorenzo Ghirri

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