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Filt cgil, fit cisl e uiltrasporti: "pronti allo sciopero"

I sindacati: “Lavoratori Amazon della Spezia senza Tfr. La società che ha perso l’appalto non paga e il colosso americano fa orecchie da mercante”

A seguito di un cambio d’appalto di una società operante nella filiera Amazon alla Spezia, i lavoratori addetti alla distribuzione sono attualmente senza Tfr. Né la vecchia impresa, né tanto meno Amazon – obbligato in solido per legge a rifondere i lavoratori – hanno provveduto a saldare gli importi dovuti. Allo stato attuale Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti non hanno alcun riscontro circa i doveri del colosso al quale i lavoratori garantiscono giornalmente un servizio di consegna merci all’utenza.

Il 19 aprile scorso la società uscente Loran Italia, l’associazione datoriale Assoespressi e le tre sigle di categoria hanno sottoscritto un accordo con il quale si dettagliavano le modalità di pagamento per i lavoratori: l’ultima retribuzione, le competenze di fine rapporto e il Tfr, tutti diritti sacrosanti per i lavoratori che hanno diligentemente prestato la propria opera permettendo guadagni enormi alle aziende della filiera.

“Purtroppo, la società Loran Italia ha disatteso gli impegni presi e, oltre alla situazione incresciosa del mancato pagamento di una lavoratrice in maternità, risolta alcuni giorni fa solo grazie all’intervento del sindacato, ad oggi non è stato ancora erogato il Tfr dei lavoratori della filiale della Spezia – tuonano i segretari regionali Marco Gallo Filt Cgil, Mirko Filippi Fit Cisl e Giovanni Ciaccio Uiltrasporti -. Abbiamo portato a conoscenza di questa incresciosa situazione Amazon, che è responsabile in solido nei confronti dei lavoratori, e Assoespressi, che rappresenta Loran Italia. Tutto questo senza alcun risultato ma vista la gravità del contesto abbiamo indetto tra i lavoratori lo stato di agitazione: siamo pronti anche allo sciopero”.

Stato di agitazione che vedrà il sindacato mobilitarsi insieme ai lavoratori per ricordare al colosso americano che, nei paesi dove opera – ottenendo guadagni milionari – deve rispettare le leggi e la dignità di tutti i lavoratori che permettono all’impresa di ricevere introiti da capogiro. “Auspichiamo che Amazon provveda in tempi celeri al pagamento del Tfr dei lavoratori in surroga, rispettando gli obblighi normativi e morali posti in capo alla società committente – concludono i sindacalisti -. Senza riscontro da parte di Amazon, il sindacato e i lavoratori saranno pronti alle azioni di sciopero con i relativi presidi davanti la filiale spezzina”.

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