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8,4 milioni di investimenti

Aree crisi industriale non complessa, dallo Spezzino 15 domande e la prospettiva di 102 assunzioni

Generico aprile 2024

Ottantasette imprese pronte a investire 48,2 milioni di euro per lo sviluppo produttivo e occupazionale dei 59 comuni liguri riconosciuti all’interno delle Aree di crisi industriale complessa e non complessa. Questo l’esito, alla chiusura dei termini di presentazione sul portale Bandi On Line di Filse, dei due bandi regionali del Fesr 2021-2027, da 15 milioni ciascuno. Delle 87 domande presentate, 15 arrivano dall’Area di crisi industriale non complessa dello Spezzino(che ricomprense il Comune della Spezia e quelli di Arcola, Bolano, Follo e Santo Stefano Magra), da altrettante imprese che hanno dichiarato 8,4 milioni di euro di investimenti, con la prospettiva di 102 assunzioni.
In caso di ammissibilità, le micro, piccole e medie imprese che hanno richiesto l’agevolazione potranno accedere ad un finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento presentato e ad una parte a fondo perduto che può raggiungere il 25% dei costi ammissibili del progetto (per investimenti superiori ai 200 mila euro).

“Regione Liguria conferma il proprio impegno a salvaguardia e sviluppo di aree che in passato hanno subito una pesante de-industrializzazione – le parole dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana –. Siamo molto soddisfatti dell’alta partecipazione ottenuta. Un risultato che dimostra, ancora una volta, il grande lavoro fatto in sinergia con tutte le parti coinvolte. Grazie a questa misura, infatti, non solo sosteniamo il tessuto imprenditoriale ma diamo una spinta all’occupazione di questi territori: se tutte le 87 domande dovessero risultare ammissibili, e venissero conseguentemente finanziate dall’ente, saremo stati capaci di stimolare in Liguria 501 nuove assunzioni. Una conferma di quanto fatto da questa giunta con la programmazione Fesr 2014-2020 e che ha già permesso la nascita, con misure analoghe, di 559 posti di lavoro in queste aree”.

Le altre domande dal territorio ligure

35 riguardano l’Area di crisi industriale complessa del Savonese, con 195 i posti di lavoro a tempo indeterminato previsti (156 di nuova assunzione, 39 da determinato a indeterminato) e 22,4 milioni di euro di investimenti dichiarati. Nelle Aree di crisi industriale non complessa invece sono 31 le imprese del Genovesato che hanno fatto domanda, dichiarando investimenti per 13,9 milioni di euro e la previsione di 175 nuovi posti di lavoro; mentre nella provincia di Imperia, le 6 imprese che hanno partecipato alla misura, a fronte di 3,4 milioni di investimento in preventivo, potrebbero generare fino a 29 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.

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