Quando il 24 agosto i tifosi dello Spezia torneranno al Picco per la prima partita casalinga della serie B 2024/25, dei lavori di copertura della curva Ferrovia potrebbero quasi non accorgersi. Tutta l’opera svolta quest’estate sarà infatti stata interrata. Sarà riportata alla luce a partire a ottobre, quando scatterà la chiusura del settore di casa e si inizierà a costruire in elevato.
A partire da dopo Ferragosto le macchine riporteranno la terra sugli scavi e in campo rimarranno soprattutto gli elettricisti, impegnati a rimettere in funzione i cavi che le benne hanno trovato sulla loro strada. Finito anche il loro lavoro, il piazzale esterno sarà ripulito e riasfaltato.
Al 1° agosto dieci dei 14 plinti di fondazione che sosterranno i 46 pali della copertura della curva di casa sono completate. Dei restanti, tre sono già scavati e pronti per la gettata di calcestruzzo. Un ultimo viene infine scavato proprio in questi giorni con la massima cura. Si tratta di quello che sorge più a ridosso della tribuna, una zona dove abbondano i cavi, da rimuovere e poi rimettere al loro posto in un secondo tempo.
Evitare le vecchie infrastrutture sotterranee è stato uno degli aspetti più delicati in questi circa due mesi di operazioni lungo Via dei Pioppi. Come per la tribuna, ammodernata nel corso della passata stagione, anche in questo caso le carte con la mappatura dei sottoservizi depositate presso gli enti preposti si sono rivelate piuttosto lacunose e poco aggiornate. Nonostante tutto, non si sono accumulati ritardi e il cantiere si avvicina alla fine della fase 1 nei tempi previsti, così come valutato lo scorso lunedì durante una riunione tra lo Spezia Calcio e le ditte coinvolte.
Ieri invece è stato il giorno di un sopralluogo dei responsabili aquilotti presso la sede della BP Benassi. E’ lì che tra poche settimane si sposterà il cantiere della curva Ferrovia, lontano dagli occhi degli spezzini. L’azienda di Massa ha già iniziato la costruzione dei moduli d’acciaio che comporranno la struttura portante, che prossimamente passeranno alla fase di zincatura. Quando a ottobre la curva sarà chiusa, i plinti di fondazione saranno nuovamente portati alla luce e inizierà il via vai di camion per il trasporto dei pezzi che saranno stati realizzati nel frattempo.
Tonnellate di manufatti d’acciaio che saranno poi assemblati in loco come in un grande Meccano. Gran finale a inverno inoltrato con l’arrivo delle due grandi gru a cui sarà affidata l’operazione più spettacolare, e forse più delicata, di tutto il progetto. La posa dell’arco portante lungo 100 metri e pesante 300 tonnellate.