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In commissione consiliare

Polo Marconi, sì degli studenti a un corso su porto e logistica. Ma chiedono altri spazi, più promozione e il completamento dei percorsi di studio già presenti

I rappresentanti degli studenti del Polo in commissione consiliare

Completare il percorso di studi di Diritto ed economia delle imprese con un corso magistrale e magari lanciar un master nel settore nautico, promuovere maggiormente le attività del Polo Marconi e pensare a un ulteriore ampliamento delle strutture, soprattutto se si dovesse andare verso l’istituzione di un corso di laurea legato a portualità e logistica, contro il quale non c’è nessuna preclusione.
E’ questa la posizione dei rappresentanti degli studenti del polo universitario spezzino emersa nel corso della seduta di ieri della commissione consiliare che il giorno prima aveva ascoltato il parere della comunità portuale rispetto all’ipotesi di lanciare un percorso accademico volto a formare professionisti e manager per il porto della Spezia, oggi costretto a fare a rivolgersi al di fuori dei confini provinciali per svolgere servizi di fondamentale importanza per il mantenimento dell’operatività tanto duramente conquistata e riconquistata.

A rappresentare i giovani colleghi al tavolo presieduto da Oscar Teja c’erano Davide Vergassola per la triennale di Ingegneria meccanica, Matteo Manzotti per Diritto ed economia delle imprese, Matteo Villa per la laurea magistrale in Yacht design e, in collegamento da remoto, Sara Murgia e Marco Serra, entrambi per la triennale di Ingegneri nautica.
“Sono favorevole alla proposta di un corso legato all’ambito portuale e logistico, che potrebbe attrarre verso il nostro polo studenti anche dall’Alta Toscana, ma il problema – ha dichiarato Vergassola – è dove poter sistemare ulteriori corsi, visto che già oggi le strutture sono piene. Servirebbero nuove aule e bisognerebbe considerare anche la questione della mensa in caso di aumento delle iscrizioni. Inoltre bisognerebbe tenere conto anche del problema dei parcheggi nella zona del campus, che peraltro sono a pagamento. E in questo senso potrebbe essere utile ragionare su un abbonamento annuale per gli studenti”.

Per Manzotti portare lo sguardo anche verso porto e logistica sarebbe positivo, ma sarebbe utile valutare anche qualcosa di più ambizioso, “magari proponendo la prosecuzione del nostro corso di laurea, con una magistrale. Sarebbe ragionevole anche nell’ottica di legare maggiormente gli studenti al territorio e al tessuto economico locale, visto che siamo tutti concordi sul fatto che la strada seguita sino a oggi è stata vincente”.

Villa, ringraziando per la possibilità di esprimere l’opinione del mondo studentesco, ha valutato positivamente il trasferimento da Via dei Colli al campus dell’ex Falcomatà e ha aggiunto: “Il Polo propone corsi interessanti e ritengo che già oggi c’è margine per attirare altri studenti. Certo, il discorso infrastrutturale è importante, anche perché rappresenta il collo di bottiglia per la crescita della nostra realtà”.

Dalle parole di Murgia e Serra, entrambi favorevoli alla crescita dei corsi e degli orizzonti accademici del Polo, è emerso un altro ambito nel quale ritengono si possa fare di più, quello della promozione del campus e dei corsi che sono proposti alla Spezia. “Ci sono molte potenzialità ancora inespresse”, ha dichiarato Murgia, mentre Serra ha riferito di aver ricevuto molte richieste di informazione durante l’ultimo Salone nautico di Genova, anche sul perché non sia previsto un master nel comparto nautico. E in più, concordo, si potrebbero divulgare maggiormente i corsi che vengono proposti. Abbiamo il numero chiuso, ma non si arriva quasi mai alle cento matricole, che sarebbero numero massimo. Così non si fa selezione e si corre il rischio di perdere per strada studenti poco motivati”.

Gli interventi di altre due rappresentanti degli studenti del corso di Diritto ed economia delle imprese presenti in commissione hanno messo sul tavolo altre questioni sulle quali lavorare per migliorare ancora l’offerta formativa accademica spezzina: allungare la durata dei tirocini – che oggi sono di sole 75 ore e non consentono ai laureandi di mettersi sufficientemente in luce nelle realtà aziendali in cui li svolgono -, promuovere con più efficacia all’interno delle scuole superiori della provincia l’offerta del Polo Marconi e prendere di petto il problema degli affitti, i cui costi sono lievitati a dismisura negli ultimi anni con l’esplosione del business turistico e che talvolta sono proposti solo da ottobre a maggio, per poi lasciare spazio ai turisti.

Tutti temi, quelli emersi, che saranno sottoposti all’attenzione del presidente di Promostudi Ugo Salerno quando verrà ascoltato dai membri della commissione consiliare dopo la pausa estiva.

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