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"politica lontana dai bisogni dei cittadini"

Opposizione: “Cattiva gestione del centro sportivo di Luni Mare, Comune costretto ad azzerare tutte le sue riserve”

Luni Mare Sporting Club

“Ieri sera il consiglio comunale di Luni ha deliberato, entro l’ultimo giorno, il riequilibrio di bilancio: il nostro voto è stato contrario”. Così in una nota congiunta i consiglieri di opposizione Poli, Palladino e Andreani, che sottolineano: “Con la manovra di riequilibrio di bilancio la Giunta di Luni, infatti, ha deciso di utilizzare 836 mila euro di avanzo libero e 183 mila euro di avanzo accantonato per passività potenziale, per la probabile escussione del residuo mutuo credito sportivo non pagato dal gestore della concessione del centro sportivo di Luni Mare. La giunta decide di fare ciò in presenza di rate scadute non pagate dal concessionario al credito sportivo: difatti, se entro il prossimo 20 settembre il gestore non pagherà le rate arretrate e quella corrente del mutuo credito sportivo, il comune di Luni dovrà corrispondere al credito sportivo l’importo di euro 1.019.138,57, comprensivo di accessori e interessi di legge”. “In questa situazione – proseguono – il Comune si occupa di coprire le spese relative al progetto di fattibilità della copertura della piscina del centro sportivo comunale di Luni mare, quando la convezione regolante la concessione per uso degli impianti sportivi in località Luni mare, stipulata in data 17/11/2011 e integrata in data 7/02/2014 dal sindaco Pietrini, con durata sino al 2036, prevede che il canone dovuto dal concessionario al Comune sia stato definito pari a zero a fronte degli obblighi a carico del concessionario specificati nella convenzione stessa, secondo i quali tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria risultano a carico del concessionario senza ombra di dubbio. Crediamo che non sia corretto il modo secondo cui la Giunta comunale ha proceduto, procede e intende procedere e dimostrazione di ciò è il nostro voto contrario alla manovra di riequilibrio. Innanzitutto, indubbiamente, le clausole del regolamento del contratto di finanziamento del credito sportivo e la convenzione che sanciscono di procedere nella modalità sopra esposta, secondo cui il Comune si deve occupare di indennizzare il residuo mutuo credito sportivo non pagato dal gestore della concessione del centro sportivo di Luni mare, non risultano essere prudenti, considerato che il gestore nel 2019 aveva già dato segni di scarsa solvibilità circa il pagamento del mutuo. Se il contratto di concessione fosse stato stipulato e definito in modo diverso e maggiormente prudenziale, i soldi dell’avanzo di amministrazione destinati a questa finalità di indennizzo, ad oggi, potrebbero essere utilizzati dal Comune per dare risoluzione alle annose criticità del territorio e fruire maggiori servizi cittadini. Infine, nonostante l’errore commesso in sede di definizione del contratto di concessione, il Comune decide ulteriormente di coprire le spese inerenti il progetto di fattibilità della copertura della piscina nello stesso centro sportivo, onere spettante alle stesso gestore privato, secondo gli obblighi riportati sopra e sanciti dal contratto, che hanno, tra l’altro, permesso al concessionario di non pagare alcun canone al Comune di Luni sino ad oggi. Così come avvenuto con la vicenda del Campo del Gaggio, la cattiva gestione del privato arreca danno ai cittadini di Luni poiché la Giunta non sorveglia e accompagna, ma, al contrario, incoraggia la cattiva gestione finanziando nuovi progetti, nonostante stia coprendo gran parte del mutuo credito sportivo e nonostante ciò entri in contrasto con quanto previsto nella convenzione della concessione. Ciò dimostra, ancora una volta, l’incapacità della Giunta comunale di Luni di occuparsi delle vere criticità del territorio: l’illuminazione pubblica, le strade dissestate, la regimazione acque piovane e bianche, il rifacimento della rete idrica e il completamento rete fognaria, la sistemazione di aree dissestate di Luni mare e sotto ferrovia, la pulizia periodica borghi storici, il museo etnografico, la stazione di Luni, il Monte Grosso, i cantieri di inserimento per i lavoratori svantaggiati, la sicurezza urbana, il rilancio della zona industriale e la creazione di opportunità di lavoro. Questa situazione testimonia, ancora una volta, la presenza di una politica lontana dai bisogni dei cittadini che arroga il diritto di gestire senza rendicontare”.

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