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Confronto centi-mai su greco amministratore liguria digitale

Filse, rinnovati rappresentanti Regione. Opposizione critica: “Più opportuni patto tra gentiluomini e dimissioni dopo voto”

Consiglio regionale della Liguria

Stamani il Consiglio regionale, con 16 voti a favore, 11 schede bianche e 2 nulle, ha eletto a scrutinio segreto Pier Paolo Greco nuovo amministratore unico di Liguria Digitale, società regionale di tecnologie per l’informazione e la comunicazione; resterà in carica tre anni. Sempre nella seduta odierna, c’è stato il rinnovo dei rappresentanti regionali nel cda Filse, società in house della Regione che, insieme con le sue società controllate e partecipate, supporta e assiste l’ente e gli altri enti territoriali liguri nella progettazione, definizione e attuazione delle politiche e degli interventi a sostegno del sistema economico ligure. Gli eletti sono Nicoletta Garaventa, Sebastiano Gattorno, Stefano Lunardi e Gerolamo Taccogna. Per loro incarico triennale; Gattorno e Lunardi sono al secondo mandato.
L’elezione si è svolta a scrutinio segreto con 29 voti validi e 1 scheda bianca. Nicoletta Garaventa è stata eletta con 17 voti a favore, Sebastiano Gattorno è stato eletto con 17 voti a favore, Stefano Lunardi è stato eletto con 11 voti a favore, Gerolamo Taccogna è stato eletto con 17 voti a favore.
Il consigliere Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha criticato la maggioranza: “Nel momento in cui noi ci avviamo, fra alcune settimane, al rinnovo dell’Assemblea legislativa – ha detto -, stamani vengono definite le cariche che guideranno Filse per i prossimi tre anni, con un rinnovo pressoché completo del Cda. Noi ritenevamo sarebbe stato più opportuno un’interlocuzione con gli attuali componenti per valutare una riconferma con un patto tra gentiluomini per poi rassegnare le dimissioni e dare agibilità alla futura Assemblea legislativa”. Ioculano ha poi annunciato il sostegno del centrosinistra a Stefano Lunardi: “Come minoranza ci siamo visti obbligati a presentare un nome perché, non sentendoci tutelati dalla conduzione dell’Assemblea, abbiamo preferito tutelarci con un nominativo”. Parole sottoscritte nell’intervento successivo dal consigliere spezzino Roberto Centi (Lista Sansa): “Solo per senso istituzionale il nostro gruppo ha ritirato la scheda nella votazione per Liguria digitale, perché non riteniamo che le competenze del dott. Greco siano effettivamente spendibili nell’ambito in cui è stata proposta la sua candidatura, essendo attualmente vice presidente e ceo di Ligure Sarda, società che gestisce da più di trecento anni l’attività delle tonnare della Sardegna; avremmo preferito un profilo diverso”. E, elogiato il curriculum di Lunardi e auspicata la sua elezione, si è poi augurato che “nella prossima consiliatura ci sia un unico criterio per scegliere i nostri nominati, – soprattutto nelle partecipate, che a nostro avviso sono un grande buco nero, da riformare, della Regione Liguria -; cioè che abbiano competenza, rigore morale e soprattutto una lontananza da ripescaggi politici e di qualsiasi tipo, perché la gestione dell’amministrazione pubblica ha bisogno di una terzietà che non si è vista in questa consiliatura”. A Centi ha replicato il capogruppo Lega Stefano Mai: “L’intervento del consigliere mi pare abbastanza irrispettoso – ha detto -. Se uno è un imprenditore responsabile delle tonnare di Carloforte, io credo sia un imprenditore di tutto rispetto, e io sono sempre dalla parte dei pescatori. Però vorrei anche ricordare, cosa che scorrettaamente non è stata detta, che Pier Paolo Greco è vice presidente e amministratore delegato dell’agenzia Ligure Sarda, sostanzialmente omologa di Liguria digitale, ed è rappresentante italiano dell’Associazione europea delle società pubbliche del digitale – Euritas e dal 2020 al 2024 è stato presidente della società regionale della Sardegna per l’informatica e il digitale. Credo che questi dati, che sono stati appositamente omessi, siano fondamentali anche per garantire una corretta gestione e un buon futuro per Liguria digitale”.

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