L’oramai ‘classica’ estiva a Bressanone contro il Bochum va ancora allo Spezia. La squadra di Luca D’Angelo trova il primo successo in questa pre-season in Val Gardena, dopo il pareggio contro l’Arminia Bielefeld e il ko contro l’Empoli di pochi giorni fa. Uno Spezia diverso quello sceso in campo contro i tedeschi, già in clima campionato e Coppa Italia, con pochi cambi e con un’intensità maggiore rispetto a quanto visto fin qui. Ancora una volta spicca la granitica prestazione della difesa ‘titolare’, con un Hristov impeccabile, ma a convincere sono anche Cassata, Bertola e Daniele Verde, prima degli ottimi subentri di Salvatore Esposito e Candelari. È uno Spezia che fa ancora troppa fatica a costruire, ma che appare molto ordinato e ben messo in campo. La gamba sembra essere più sciolta dopo le fatiche di questi giorni, ma dal match di Bressanone le indicazioni sono più che positive. Gestione per alcuni elementi della rosa: Bandinelli gioca solo una ventina di minuti poiché affaticato, mentre D’Angelo risparmia Falcinelli e Corradini per contusioni avute negli scorsi giorni. Non si vede in campo nemmeno Wisniewski.
IL RACCONTO DELLA PARTITA
È uno Spezia versione Coppa Italia quello che a Bressanone sfida il Bochum. Il tempo degli esperimenti per Luca D’Angelo è ormai finito e per il match contro i tedeschi il tecnico punta sugli uomini che potrebbero scendere in campo tra due settimane contro la Salernitana. Lo Spezia dei titolari ha Reca e Verde che giocano dall’inizio, ma non Salvatore Esposito, a cui sono preferiti Nagy e Cassata, animalesco in questa prima fase di ritiro. Il centrocampista di San Terenzo è l’uomo in più della squadra di D’Angelo, capace di mordere le caviglie degli avversari di fatto a tutto campo, non tirando mai indietro la gamba anche in una sfida molto fisica come quella contro i tedeschi, ormai prossimi all’inizio della Bundesliga. Con Cassata e Nagy e soprattutto con l’assenza di Salvatore Esposito, lo Spezia ne guadagna in fisicità ma perde qualità, faticando ad organizzare una manovra geometrica complessa e affidandosi più che altro ai lanci in avanti. La coppia di punte è formata da Pio Esposito e da Di Serio, che forti dei sei mesi di conoscenza della scorsa stagione sembrano già intendersi molto bene. Movimenti e contro-movimenti sempre associati quelli dei due attaccanti di D’Angelo, che non calciano molto ma si muovono molto bene.
Il primo pericolo è spezzino ed è di Daniele Verde, che agisce tra le linee e proprio come contro l’Empoli è l’uomo più incisivo dell’attacco dello Spezia. L’ex 10 si muove molto, si abbassa tanto soprattutto per aiutare i due mediani delle Aquile a fare gioco ed è prezioso, come sempre, anche in rifinitura. Il gol del vantaggio, dopo poco più di dieci minuti, nasce proprio grazie ad un suo guizzo. Nagy lancia lungo, Verde stoppa in maniera perfetta il pallone, accentra la difesa del Bochum su di sé e serve Giuseppe Di Serio, il quale, solo contro Drewes, non ha problemi a sbloccare il match. Al primo, vero, pericolo lo Spezia passa, ma il Bochum non sta a guardare. Anche i tedeschi di Peter Ziedler si iscrivono alla partita e cominciano a testare le doti del numero uno spezzino, Mouhmadou Sarr. L’ex portiere della Cremonese disinnesca un bel tiro di Daschner, rifugiandosi in angolo, ma poi non può nulla sul siluro di Bernardo, che con un sinistro violentissimo non lascia scampo al portiere dello Spezia, siglando l’1-1 attorno al ventesimo. Il pari riporta tutto in equilibrio e la sfida prosegue senza grandi opportunità, da una parte e dall’altra. C’è tanta bagarre in mezzo, dove Cassata e Nagy fanno molta intensità, mentre Petko Hristov guida da leader la difesa, anticipando quasi sempre gli attaccanti tedeschi. Davanti lo Spezia fa più fatica a pungere, con pochi palloni che arrivano a Pio e a Di Serio. Nemmeno il lavoro di raccordo di Verde riesce ad accendere le due punte, che si muovono molto e con movimenti giusti, ma ricevono pochi palloni. E il primo tempo si chiude così, in parità.
E che lo Spezia di Bressanone sia molto vicino a quello ‘titolare’ lo dimostra la ripresa, dove D’Angelo non effettua nessun rispetto a quanto invece fatto nelle precedenti amichevoli. I primi avvicendamenti arrivano attorno al minuto numero 70, quando il tecnico conferma solo Mateju, Bertola e Di Serio, cambiando gli altri otto elementi. Prima, nei primi minuti di secondo tempo, succede poco o nulla, con l’equilibrio che regna sovrano come nel finale di prima frazione. Lo Spezia muove palla lentamente e non crea grandi problemi, ma allo stesso modo vince quasi ogni duello dal centrocampo in giù, non soffrendo mai gli attacchi dei tedeschi. Con l’ingresso di Salvatore Esposito e di Pietro Candelari, si riaccende la manovra offensiva spezzina, più rapida e con più azzardi. A sinistra subentra Aurelio a Reca e proprio un cross deviato dell’ex difensore del Palermo porta al gioiello di giornata, firmato proprio da Salvatore Esposito. Il pallone spiove sui venticinque metri e il numero 10 dello Spezia si coordina in maniera straordinaria e con il destro al volo spara all’incrocio dei pali. Drewes non può nulla, se non applaudire il gesto del centrocampista dello Spezia. Il gol indirizza il match e lo Spezia sfiora anche il tris con Candelari, trovandolo infine nell’ultima azione, con Aurelio che crossa ancora in mezzo e trova la deviazione goffa di Sissoko, il quale beffa il suo portiere. È il 3-1 finale, che chiude la partita e il ciclo di amichevoli in Val Gardena dello Spezia, prossimo al ritorno in Liguria ad inizio mese.
SPEZIA (3-4-1-2): Sarr (dal 68’ Mascardi); Mateju (dall’83’ Benvenuto), Hristov (dal 68’ Muhl), Bertola; Elia (dal 68’ Vignali), Nagy (dal 68’ S. Esposito), Cassata (dal 68’ Bandinelli), Reca (dal 68’ Aurelio); Verde (dal 68’ Candelari); Di Serio (dal 76’ Giorgeschi), P. Esposito (dal 68’ Soleri).
A disposizione: Mosti.
Allenatore: Luca D’Angelo.
Marcatori: 11’ Di Serio (S), 14’ Bernardo (B), 80’ S. Esposito (S), 90’ AG. Sissoko (S)
