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“il mio modello di regione trasparente e contro le disuguaglianze”

Orlando alla Festa PD di Isola: “No a una Liguria come bene privato”

Orlando alla festa Pd di Isola

Si è svolta lo scorso weekend la Festa del Partito Democratico nella frazione di Isola, sulle colline della città, e nella giornata di ieri domenica 28 luglio, come annunciato, l’onorevole Andrea Orlando si è presentato al parco Sirio dal Vignale alle 19.
“Il mio augurio è che feste come queste tornino a crescere – ha esordito Orlando –. Viviamo un tempo importante in cui è fondamentale scambiarsi opinioni, incontrarsi. In questa fase di grande preoccupazione generale, tra guerre e nuovi poveri, possiamo affrontare il futuro solo con una consapevolezza piena e con partecipazione democratica. La destra oggi sta minando fortemente una serie di diritti fondamentali, sta emarginando l’Italia a livello europeo, sta dividendo il Paese”.
Il riferimento alla situazione ligure degli ultimi mesi non poteva mancare. “In Liguria oggi c’è una grande campagna in corso, in cui le guardie stanno diventando i ladri e i ladri le guardie. Vogliono far passare l’idea che i magistrati perseguitino dei galantuomini, un’assurdità. Io credo fortemente nella magistratura, ho piena fiducia. Piuttosto, che si ripensi a un modello di regione in cui la Liguria non venga utilizzata come un bene privato dove se hai uno yacht in porto ti bastano poche settimane per ottenere le concessioni che ti servono, ma se devi fare una visita specialistica devi aspettare 8, 9, 10 mesi. Il 5% dei liguri non si cura più, rinuncia perché non può permetterselo”.
Orlando nel pomeriggio di ieri ha tratteggiato, per sommi capi, alcuni ideali di amministrazione regionale che fanno presagire una possibile discesa in campo. “Io sono per un modello di regione basato sull’uguaglianza. Non bloccherei le opere in corso, come teme qualcuno, ma sicuramente le realizzerei in trasparenza. Il modello di regione che ho in mente, inoltre, considera il turismo un’opportunità ma non può essere il turismo un mostro che mangia se stesso, non può essere un mordi e fuggi che fa diventare ricco qualcuno ma impoverisce tutti gli altri. Il fatto che la Liguria sia la regione più vecchia d’Italia nel continente più vecchio del mondo, ci deve fare pensare a un modello che pensi ai giovani e che abbia la capacità di trattenerli. Ricordiamoci che la Liguria ha una grande capacità produttiva, pensiamo alle grandi navi che questa terra ha costruito, qui non possono solo transitare milioni di container. Dato di grande sconforto, poi, è sapere che sono 20.000 i bambini in Liguria che vivono in povertà educativa. Il mio modello di regione è di lotta alle disuguaglianze”.
In conclusione Orlando dà un’altra stoccata all’amministrazione Totti e delinea ulteriori tratti di un modello regionale vincente e solidale. “Basta tappeti rossi, nastrini, inaugurazioni. Costruiamo una realtà impregnata di giustizia sociale. La prima cosa che mi sta a cuore è che le persone tornino ad occuparsi della cosa pubblica, che torni l’impegno civile. Va bene un campo largo, ma un campo largo coerente. E il PD è l’unico perno forte intorno al quale costruire questo modello di regione”.

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