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L'incertezza della piazza

Lo spettro di una battaglia legale con Macia, lo Spezia ancora in silenzio

A Bordeaux il Tribunale del Lavoro decise per un risarcimento da 2 milioni di euro a favore dello spagnolo, che non dovrebbe essere sostituito in seno al club. Si tenta di tenere la squadra dalla vicenda nonostante Macia abbia scelto molti degli odierni protagonisti con la maglia bianca.

Eduardo Macìa

Lo Spezia starebbe ancora valutando se produrre eventuali comunicazioni in merito alla sospensione del chief football officer Eduardo Macia, arrivata sabato scorso con uno scarno comunicato apparso sul sito ufficiale. Forse una conferenza stampa guidata dall’ad Andrea Gazzoli, l’uomo che oggi si staglia come vertice del club e che siede nel cda “italiano” insieme a Nicolò Peri e Andrea Corradino. Forse uno statement del presidente Philip Platek dettato dagli Stati Uniti, visto che un suo ritorno in Italia non è previsto al momento se non dopo agosto. In ogni caso sarà questione ancora di qualche giorno prima di capire se la società vorrà intervenire per provare a dissipare la nebbia dell’incertezza che ha avvolto la piazza.

Con la campagna abbonamenti che arriva alla decisiva svolta della fase di vendita libera e il ritorno della squadra in città nei prossimi giorni, in tanti chiedono rassicurazioni dopo il venire meno del dirigente che negli ultimi due anni ha tenuto i rapporti più stretti con il proprietario Robert Platek. Oltre ai tifosi, che hanno come sempre sancito l’atto di fede con oltre 3.400 abbonamenti già rinnovati, anche diversi procuratori hanno alzato il telefono per tentare di capire che aria tira.

Salvatore Esposito con Macia, Melissano e Philip Platek

 

Molti dei giocatori chiave del rinnovato gruppo di D’Angelo sono proprio frutto della volontà di Macia e del suo braccio destro Melissano. Tra questi i vari Wisniewski, Mateju, i due Esposito, Bandinelli, Cassata, Elia, Di Serio solo per citarne alcuni. “La squadra non si tocca” è qualcosa che oggi viene pronunciato ufficiosamente, ma tutti si aspettano di sentirlo dalle parole vive di chi siede negli uffici grandi del Ferdeghini, che sia stabilmente o in visita periodica.

Stefano Melissano d’altra parte rimane al suo posto di direttore sportivo, pur spiazzato dall’inatteso esito, e può rappresentare la continuità in questo senso. A livello di composizione della compagine dirigenziale lo Spezia non ha di fatto posti vacanti. Ed è probabile che così rimarrà. Un po’ nell’ottica di un dimagrimento generale imposto da tempo, un po’ perché la vicenda Macia è appena agli inizi e potrebbe conoscere una coda legale al momento difficile da valutare. Qualcuno ha voluto leggere la sospensione come un preambolo delle dimissioni, ma il dirigente spagnolo non pare prendere questa ipotesi neanche lontanamente in considerazione. Per arrivare a “nuove, diverse determinazioni” (citando il comunicato) non paiono esserci strade scontate.

Eduardo Macià

 

Ipotizzando il club volesse praticare la via del licenziamento per giusta causa, c’è il precedente Macia-Bordeaux a rendere inquieto il sonno dei legali dei Platek. Nel 2020 la società francese, che parlava americano come lo Spezia odierno, si separò dal valenciano provando a usare la carta della “cattiva condotta” come giustificazione. I giudici del Tribunale del Lavoro però diedero ragione a Macia non ravvisando elementi a supporto della tesi del datore di lavoro.

Macia si vide assegnare un maxi risarcimento da 1.9 milioni di euro. Per evitare di dover provare l’incerta via dell’appello, alla fine il Bordeaux transò un accordo versando circa 1 milione all’ex dipendente, proprio nel periodo in cui questi era già allo Spezia. Una battaglia legale di questo tipo non sarebbe un bel biglietto da visita per una società che sta cercando da tempo di presentarsi con un profilo snello e quindi potenzialmente appetibile.

09/07/2024 SPEZIA CALCIO A FOLLO

 

In tutto questo, c’è lo sforzo massimo di tenere la squadra al di fuori di ogni dinamica extra calcistica. Dal ritiro di Santa Cristina Valgardena sono arrivate molte buone sensazioni sull’affiatamento del gruppo. L’esperienza di Luca D’Angelo e la sua capacità di motivare il gruppo sono un altro elemento di fiducia. Lo Spezia che gioca a calcio può fare un campionato diverso dallo scorso e il calcio giocato è davvero dietro l’angolo. Tra meno di due settimane la prima partita ufficiale sul campo della Salernitana in Coppa Italia e cinque giorni dopo a Pisa per la prima di campionato. Prima, forse, un’amichevole in zona che sarebbe una sorta di presentazione. Il Sestri Levante ha chiesto disponibilità da tempo.

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